Bakayoko, attimi di terrore: viene estratta una pistola e puntata contro il giocatore. Ecco cos’è successo a Milano, le immagini sconvolgono
Episodio incredibile quello che ha coinvolto Tiemoué Bakayoko a Milano. Il centrocampista rossonero è stato fermato nella zona di Porta Garibaldi e ha vissuto attimi di terrore che difficilmente potrà dimenticare in fretta.
Nonostante una stagione incolore, Bakayoko è rimasto al Milan, almeno per il momento, e ha iniziato il ritiro con i propri compagni. Le voci di mercato lo danno in partenza, con un possibile interessamento del Valencia di Gattuso e del Marsiglia di Tudor.
Rumors che, al momento, non hanno trovato però riscontro in un’offerta ufficiale da parte di almeno uno dei due club, ancora fermi. Una dinamica che ha quindi portato il mediano a rimanere ancora qui in Italia, in attesa di conoscere il suo destino in vista della prossima stagione.
Mai avrebbe potuto immaginare che un tranquillo pomeriggio di domenica si sarebbe trasformato in un racconto da fare ai nipoti in futuro. Attraverso un video pubblicato su Twitter dall’account “Captain Rossonero”, è possibile infatti vedere in presa diretta quanto accaduto al centrocampista.
Le immagini mostrano chiaramente dei poliziotti intenti a perquisire Bakayoko. Una di loro punta la pistola all’interno della macchina dove sedeva il giocatore, un altro immobilizza il calciatore alla propria auto ed estrae oggetti dal pantalone, mentre un terzo agente controlla ogni movimento.
Bakayoko, con le mani alzate è incredulo e si lascia chiaramente perquisire, fino all’arrivo di un quarto poliziotto, che guardando i documenti si rende conto che ad essere perquisita è la persona sbagliata. Una volta riferito al suo collega, la reazione è impareggiabile.
L’agente si rende conto dell’errore, uno scambio di persona evidente, e lascia la presa su Bakayoko. Un episodio al limite del paradossale, che ha purtroppo coinvolto la persona sbagliata, facendo solamente perdere tempo ai poliziotti.
Dai nuovi dettagli emersi, l’episodio sarebbe avvenuto nella notte tra il 2 ed il 3 luglio scorso. La polizia era stata allertata per dei colpi di arma da fuoco in corso Como e dalla segnalazione radio, l’identikit è quello di due uomini a bordo di un SUV, centroafricani, con uno dei due che indossava una maglia verde.
Per la Questura gli agenti hanno agito secondo le regole, perquisendo proprio l’auto di Bakayoko e lo stesso calciatore intorno alle 6 del mattino.. Si rendono conto che non è lui la persona che cercano e vanno via. Solo in seguito si è venuto a conoscenza che qualcuno aveva sparato con una pistola ad aria compressa.
Nel comunicato della Polizia si legge che: “La perquisizione è avvenuta in un contesto operativo che giustificava l’adozione delle più elevate misure di sicurezza, anche in funzione di autotutela. Si è svolta con modalità assolutamente coerenti rispetto al tipo di allarme in atto. Identificata la persona e chiarita la sua estraneità ai fatti per cui si procedeva il servizio è ripreso regolarmente, senza alcun tipo di rilievo da parte dell’interessato”.
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