Mourinho, la rivelazione è sorprendente: “L’ho fatto per i romani”

José Mourinho sempre più tifoso della Roma: la rivelazione è sorprendente, l’ha fatto per il popolo della Capitale. 

Lo Special One non smette di sorprendere. José Mourinho sta lasciando il segno anche a Roma, una città esigente che da quando ha visto piangere Francesco Totti all’Olimpico ha perso alcuni punti di riferimento.

José Mourinho
José Mourinho, allenatore della Roma (LaPresse)

L’allenatore giallorosso sta trasformando il club con la sua mentalità vincente. Ha raggiunto traguardi importanti sin dalla prima stagione, riuscendo a conquistare la prima Conference League della storia dell’UEFA.

Proprio per via del risultato ottenuto in Europa e per via dell’amore viscerale della tifoseria, Mourinho ha voluto ringraziare il popolo romano e romanista con un gesto davvero importante.

Mourinho, svela il tatuaggio misterioso: ecco com’è fatto

Il tatuaggio di Mourinho che celebra i suoi trionfi
Il tatuaggio di Mourinho che celebra i suoi trionfi (Screenshot)

L’allenatore del club capitolino aveva mostrato pochi giorni fa un tatuaggio coperto dalle garze. I più curiosi hanno provato ad ipotizzare di cosa si trattasse e alla fine Mourinho ha condiviso il disegno del tatoo sui social.

Ancora euforico per la vittoria della terza competizione europea per club, lo Special One ha voluto rendere indelebile questo trionfo in Albania, realizzando un tatuaggio sulla spalla che contiene le tre coppe dell’UEFA.

Infatti, José Mourinho è il primo allenatore ad aver vinto tutti i trofei continentali: due Champions League, la Coppa UEFA e l’Europa League e la Conference League. Per celebrare i suoi successi ha deciso di disegnare sul proprio corpo le tre coppe e su ognuna ha posto un simbolo con i colori sociali delle società con le quali ha vinto le competizioni.

La gioia del popolo romano mi ha portato a fare il tatuaggioscrive José su InstagramHo pensato di fare qualcosa di speciale, qualcosa che onorasse tutti i club dove ho vinto le competizioni europee. Volevo un tatuaggio unico, uno che, finora, sono l’unico a poterlo avere…“.

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