Si chiude dopo otto stagioni la storia tra Koulibaly e il Napoli anche se il primo impatto tra il difensore e De Laurentiis non fu esattamente dei migliori
Il Napoli ha chiuso ufficialmente dopo otto stagioni il rapporto con Kalidou Koulibaly. Un rapporto simbiotico, un amore ben corrisposto quello tra il difensore, che gli amici di sempre hanno iniziato a chiamare “il napoletano” e i tifosi. Ma anche le più grandi storie d’amore finiscono.
Le otto stagioni vissute insieme, si legge nel messaggio del Napoli, sono state “ricche di emozioni”. Sono trascorse, prosegue la lettera, “vivendo momenti che rimarranno impressi per sempre nella nostra memoria. Sei arrivato a Napoli poco più che un ragazzo, vai via che sei un uomo, con la consapevolezza che tutto ciò che hai fatto con la maglia azzurra è storia”.
Quel passaggio dall’essere ragazzo al diventare uomo, e padre perché il suo primo figlio è nato a Napoli a poche ore da una partita che Sarri gli ha insistentemente chiesto di non saltare salvo poi metterlo in panchina, è al centro anche di un suo intenso racconto biografico pubblicato nel 2019 sul celebre sito The Players’ Tribune.
Koulibaly spiega il valore della fratellanza, lancia messaggi potenti contro il razzismo. E racconta anche l’inizio della sua esperienza al Napoli. Un dettaglio importante, perché questa grande storia d’amore avrebbe potuto non iniziare.
Koulibaly al Napoli, come iniziò la storia
E’ l’estate del 2014. Koulibaly, già vicino al Napoli in inverno, arriva nella sessione estiva. In panchina c’è Rafa Benitez, che gli darà lezioni di tattica decisive e gli spiegherà l’importanza delle giocate semplici.
Il suo primo impatto con De Laurentiis, presidente della società, non è proprio positivo. Il presidente, quando lo incrocia in corridoio, lo guarda un po’ storto. C’è qualcosa che non gli piace.
“Ma non eri alto 1,92?” gli chiede. “No, sono alto 1,86” risponde il difensore. Allora De Laurentiis sembra sul punto di tornare sui suoi passi o quanto meno di ricevere uno sconto. “Ma c’è scritto ovunque che sei 1,92. Devo parlare con il Genk, devo avere dei soldi indietro!”.
Koulibaly però lo conquista subito. “Paghi pure il prezzo pieno, le darò ogni centimetro in campo“. E’ fatta. De Laurentiis si fa una bella risata, e capisce di aver portato a Napoli un difensore e un uomo di valore. Che sarà sempre il benvenuto. Sarà sempre, come si legge nel sentito messaggio di addio della società, “uno di noi”.