Lazio, Romagnoli un ritorno ad un calcio passato: “Giornata memorabile”

Il primo giorno da biancoceleste dell’ex capitano del Milan ha fatto impazzire i tifosi che si sono riversati in massa alle visite mediche

Alessio Roamgnoli vicinissimo alla Lazio (foto LaPresse)

Una giornata da ricordare. Per gli oltre mille tifosi che si sono presentati alla Clinica Paidea (zona Nord di Roma), classico posto dove la Lazio fa svolgere le visite mediche, ma anche e soprattutto per Alessio Romagnoli. Il suo è stato un ritorno nella capitale, anche perché nel 2015 l’aveva lasciata definitivamente per andare dalla Roma al Milan, dove poi è stato cinque anni.

Una giornata ricca d’emozioni. Una giornata dove ha rivisto vecchi amici e tanta, ma tanta di quella gente d’aver fatto il pieno e non di non averne abbastanza. Era felice come un bambino, come la prima volta che andò allo stadio con papà Giulio tanti anni fa, quando aveva appena cinque anni. In Curva Nord e da lì è cresciuto l’amore per la Lazio.

Non l’ha mai abbandonata e mai lasciata. Sempre portata nel cuore sin da quando si allenava con il settore giovanile della Roma, alla Sampdoria fino a Milano col Milan. Non ha mai tenuto nascosta la sua fede laziale. Anzi. L’ultimo ricordo forte sul terreno di gioco in chiave biancoceleste, di un’emozione che non vorrebbe più rivivere e che tanto male gli aveva fatto, è datata 28 febbraio 2018.

Una trattativa sofferta, ora il campo

Per tanti mesi ha cullato il sogno di approdare alla Lazio. Era il desiderio più forte. Per almeno quattro anni, il direttore sportivo Igli Tare, quasi ogni anno, lo chiamava e gli diceva “che vogliamo fare? Ci proviamo?“, lui ci pensava, ma alla fine non si riusciva mai a quadrare il tutto. Un po’ per le richieste del Milan, un po’ per le difficoltà di mettere in piedi una trattativa.

Così per ogni anno e stagione, fino all’anno scorso. Anzi per l’esattezza l’estate scorsa quando il dirigente albanese si è dato appuntamento con Mino Raiola e lo stesso Romagnoli in un ristorante a Milano. Una cena per stare insieme tra amici, ma anche per mettere in piedi una strategia per portare Alessio alla Lazio. E così si è cominciato.

Tutto cominciò la scorsa estate

Romagnoli
Alessio Romagnoli (Ansa)

Certo, non è stato facile perché Raiola lo disse dubito “guarda Igli che se uno come Romagnoli va a parametro, bisogna trattare con noi…“. E così è stato. Una lunga e complicata operazione e mediazione, anche con lo stesso Mino che già cominciava a non stare bene. Ma i suoi collaboratori hanno portato avanti tutto e proseguito.

Tutto bene quel che finisce bene. Il resto è già storia, adesso Alessio Romagnioli vuole scrivere la sua nuova pagina da calciatore e lo farà con la maglia a cui è più legato. Il sogno è vincere ancora e finire la carriera proprio alla Lazio. La maglia sarà la numero 13, la stessa che aveva Alessandro Nesta, il suo idolo. E adesso il volo per Auronzo di Cadore per cominciare la sua nuova avventura a tinte biancocelesti.

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