La UEFA punta ad un’ulteriore svolta per il futuro della Champions League: la chiave sta nel successo del calcio negli Stati Uniti.
Mentre nelle stanze della UEFA la Superlega è ancora uno spauracchio, il calcio europeo si appresta comunque a vivere delle trasformazioni importanti. Modifiche che potrebbero cambiare la fisionomia delle competizioni continentali, almeno per come siamo abituati a conoscerle da sempre.
L’intento, come anche quello della Superlega, è quello di fornire un prodotto sempre più appetibile, anche alle nuove generazioni. Per questo si è arrivati al cambiamento ufficiale del format, che entrerà in vigore dal 2024, cercando di offrire al pubblico più partite, col passaggio a 36 squadre, quattro in più rispetto alle solite 32. Conta anche espandere i mercati, però, e su questo fronte si sta aprendo uno scenario incredibile per il futuro delle tre competizioni europee negli Stati Uniti.
La UEFA sorride: vicina la svolta per la Champions League negli Stati Uniti
Nel mondo a stelle e strisce, infatti, l’esplosione del fenomeno calcio continua imperterrita, con la UEFA che è spettatrice molto interessata. L’ultima finale di Champions League, tra Real Madrid e Liverpool, è stata d’altronde la più vista nella tv in lingua inglese negli Stati Uniti, con la CBS che ha attratto ben 2,8 milioni di spettatori.
E per il calcio europeo, ora l’occasione è grandissima. Scadrà infatti al termine della prossima stagione l’accordo per i diritti televisivi, che attualmente – combinato tra il gruppo Paramount ed Univision – frutta 145 milioni di dollari annui alla UEFA. Ma col pubblico sempre più interessato, ora è possibile che anche altre emittenti di facciano avanti per aggiudicarsi la nuova assegnazione dei diritti, che coprirà il periodo 2024-2030.
Secondo Bloomberg, agenzia esperta nel settore finanziario a livello mondiale, in Europa si sarebbero già mossi con alcuni colloqui molto promettenti. Tra le emittenti coinvolte, oltre a quelle già menzionate, ci sarebbero anche NBC, ESPN, Apple, Amazon, Fox, Warner Bros. e Discovery. E la UEFA può sorridere: il termine ultimo per le offerte è fissato al 15 agosto, e ci si aspettano cifre da capogiro, anche vicine ai due miliardi di dollari. Un numero che porterebbe a raddoppiare i ricavi rispetto agli accordi precedenti.