La Roma annuncia l’accordo raggiunto con il Comune e le associazioni di categoria per il nuovo stadio: l’idea per i guadagni è sorprendente.
Provaci ancora, Roma. I giallorossi non abbandonano il progetto del nuovo stadio, anzi lo riprendono in mano: accordo raggiunto con il Comune e le associazioni di categoria per dare il via al nuovo iter progettuale. C’è il luogo e restano le idee, quelle di un tempo con più possibilità sperando che stavolta non ci sia alcun ostacolo o pendenza giudiziaria a minare i lavori e gli intenti di una società che si sta dimostrando seriamente interessata a incrementare guadagni e posti di lavoro.
L’impianto dovrebbe nascere a Pietralata, scartata l’ipotesi Tor Di Valle fortemente caldeggiata nel progetto iniziale. Ora è tutta un’altra storia o quasi, la nuova proprietà punta a un vero e proprio restyling del brand Roma. Politica che sta attuando con successo già da un anno e mezzo con iniziative dedicate: la vittoria della Conference League ha incrementato questa necessità.
Roma “chiama” Barcellona: l’idea per il nuovo stadio
Una vera e propria rivoluzione che parte dallo stadio e finisce – per così dire – alle attività correlate: punto focale che dovrebbe garantire un considerevole surplus di guadagni che andrà a incrementare il budget della Roma rispetto a servizi e opportunità. Oltre al ruolo fondamentale del museo storico, c’è un altro aspetto con cui fare i conti: quello legato ad eventi e ricevimenti.
La Roma, in questo, potrebbe prendere spunto dal Barcellona: i Blaugrana affittano la sala congressi del Camp Nou e parte dello stadio per cerimonie ed eventi. Il listino prezzi è piuttosto ampio. Un servizio in più per i tifosi: chiunque volesse festeggiare il compleanno o qualsiasi altra cosa allo stadio può farlo dietro compenso. Non è una cosa che capita tutti i giorni, ma le richieste non mancano. Il modello spagnolo, dunque, potrebbe essere esportato nella Capitale: i Friedkin, però, essendo nel settore cinematografico, sognano anche il multisala interno. Uno stadio, mille interessi. Senza dimenticare il più importante: la Roma.