Un giocatore del Napoli ha scelto di indossare lo storico numero di Hamsik: chi avrà sulla maglia la pesante eredità dell’ex azzurro.
E’ un momento delicato per il Napoli che rischia di perdere diversi senatori. Dopo l’addio di Insigne e Mertens che non hanno rinnovato il proprio contratto, anche Koulibaly potrebbe lasciare l’azzurro. Un possibile duro colpo per i tifosi che nel recente passato hanno dovuto salutare altre leggende come Marek Hamsik.
Il Napoli si è riunito come le altre squadre di Serie A per preparare l’inizio della nuova stagione. Dopo un amaro terzo posto in campionato, dove comunque è arrivata la qualificazione in Champions League, gli azzurri lanceranno l’ennesimo assalto allo scudetto.
Un obiettivo che sta diventando una vera ossessione a seguito delle tante occasioni perse negli ultimi anni. La squadra di Spalletti, come ribadito anche dal presidente De Laurentiis, ci riproverà ma senza mettersi troppa pressione addosso. Una condizione non semplice da rispettare se ti trovi costantemente in cima alla classifica e senti l’entusiasmo dei tifosi.
Napoli, che sorpresa: sulla maglia rispunta il 17 di Hamsik
Nel corso della sua carriera, nonostante qualcuno avesse ipotizzato lo scenario, Lorenzo Insigne non si è mai permesso di prendere il 10 di Maradona. Fino alla fine della sua avventura azzurra è rimasto con il 24 sulle spalle che ora è diventato libero.
Ha appena trovato un nuovo padrone invece l’ex maglia di Marek Hamsik, oggi centrocampista del Trabzonspor ma leggenda della storia azzurra. In questo momento è ancora il giocatore con più presenze nel club (408) e sarà sempre ricordato dai tifosi.
A maggior ragione se il suo numero e tornerà a essere indossato da un calciatore partenopeo. Una notizia sorprendente, riportata da radio Kiss Kiss, che ha svelato chi ha fatto questa curiosa scelta.
Si tratta di Mathias Olivera, il nuovo acquisto arrivato dal Getafe e subito diventato protagonista di questo piccolo retroscena. L’ex centrocampista slovacco aveva utilizzato per un decennio il 17 e dal giorno della sua partenza nessuno aveva avuto il coraggio di ereditarlo fino al terzino uruguayano.