Le caratteristiche di Marcos Antonio, il nuovo centrocampista della Lazio di Maurizio Sarri, e i consigli in vista dell’asta al Fantacalcio
Maurizio Sarri ha un play in più. E’ un jolly minuto e creativo che può occupare più ruoli e aprire gli spazi. Il brasiliano Marcos Antonio, il primo colpo dell’estate biancoceleste acquistato dallo Shakhtar Donetsk, accende le fantasie dei tifosi e la curiosità degli appassionati di Fantacalcio.
Nella scorsa stagione, prima dell’invasione dell’Ucraina che ha interrotto il campionato, Roberto De Zerbi l’ha utilizzato 28 volte in tutte le competizioni. Il centrocampista classe 2000 ha segnato due gol e servito un assist nel campionato ucraino.
Il suo stile gli è valso paragoni con il connazionale Ramires che ha vinto la Premier League con il Chelsea sotto la guida di Jose Mourinho nel 2014-15. Ramires, che ha nel suo palmares anche una Champions League, un’Europa League, una Coppa di Lega e una FA Cup con la maglia dei Blues, rappresenta in effetti un buon termine di paragone per il nuovo centrocampista dinamico della Lazio.
Marcos Antonio, accostato anche a Maxime Lopez, ha giocato prevalentemente come mediano nel 4-2-3-1 o mezzala in un 4-1-4-1. Una posizione cruciale nel 4-3-3 verticale di Sarri, soprattutto alla vigilia di una stagione in cui il futuro di Luis Alberto e di Milinkovic-Savic appare più incerto che in passato.
Marcos Antonio, come gioca e quanto spendere al Fantacalcio
Marcos Antonio è un destro naturale che tende ad assumersi responsabilità e a chiedere il pallone ai compagni. Vuole gestire il possesso anche sotto pressione, nelle zone più delicate del campo.
Quando viene schierato in una posizione più arretrata, si muove facilmente verso la difesa per favorire l’uscita del pallone. A suo agio tanto nel gioco corto quanto nel ribaltamento lungo, Marcos Antonio è soprattutto una dinamica mezzala di possesso. Un giocatore che rifinisce, porta palla e si segnala per scatti o passaggi progressivi. Un facilitatore di gioco, che dovrebbe occupare uno dei due posti davanti al play basso nel 4-3-3 di Sarri.
Infatti è più un elemento offensivo che difensivo, come ha spiegato al Messaggero Mircea Lucescu che lo conosce bene avendolo incrociato tante volte come avversario delle sue squadre. “E’ un calciatore speciale, tecnicamente di alto livello – ha detto -. Qualitativamente è molto valido, ma anche tatticamente è cresciuto tanto”. Porta visione di gioco, ha aggiunto il rumeno, e velocità di pensiero. Rapido di testa e di gambe, è un classico numero 8.
Un profilo così ha tutto per interpretare il gioco di Sarri e produrre anche qualche bonus in più rispetto a quanto visto in Ucraina. Al momento, è presto per parlare di un titolare fisso, anche se potrebbe diventarlo. In una lega a 8 con 500 crediti di budget iniziale, per lui se ne potrebbero spendere anche 15-20 e non sarebbe, a giudicare dalle premesse, un investimento sprecato.
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