Gabriel Barbosa con il Flamengo (LaPresse)
Il Flamengo fa ballare la Serie A, perché i campioni del calcio italiano vogliono andare in Brasile: la tendenza di mercato fa riflettere.
Il fascino del Flamengo comincia dallo stadio: il Maracanã, citato nelle canzoni e nei film, ma le parole cessano nel momento in cui certe sensazioni si vivono. Entrare in quello stadio vuol dire avere un appuntamento con la storia: un vero e proprio anello concentrico che si ripete fino a riempirsi di gioia in una bolgia perenne. Non è solo tifo, ma esigenza: chi tifa Flamengo sa che non è solo calcio, ma è vita.
Quella che dal secondo dopoguerra molti sembravano aver perso. In Brasile ha sempre regnato la povertà, ma non è mai mancata la speranza. Anche oggi che c’è una inequivocabile dicotomia tra lusso e miseria, i brasiliani non finiscono mai di cantare. Contro le avversità, gli ostacoli e i problemi. Lo stesso accade in Argentina, dove il Boca Juniors rispecchia un calcio che non c’è più: la Bombonera fa battere milioni di cuori all’unisono.
Questo basta – che si tratti di Argentina o Brasile – per capire quanto il Sudamerica (anche nel calcio) sia una favola perenne: non sempre c’è il lieto fine, ma sicuramente ci sono dei risvolti che toccano le corde più intime dell’anima mentre il pallone gira sul rettangolo verde. Lo sanno bene i calciatori della Serie A, quelli che magari in Italia hanno smesso di avere fortuna e si sono reinventati nel club carioca o in quello albiceleste.
Il Flamengo è la dimostrazione lampante che è possibile ritrovare voglia e motivazione, basta indossare i colori giusti. Chiedere a Pato o a Gabigol, persone, calciatori che in Italia sembravano aver fatto il loro tempo e in Brasile hanno dimostrato che non era ancora finita: vale anche per i vari Adriano (Leite Ribeiro) e Julio Cesar. Ora a rimpolpare la lista c’è Arturo Vidal.
Il cileno ha fatto fortuna con la Juve di Conte: un vero e proprio metronomo, ci ha riprovato con l’Inter senza grande successo, allora il Flamengo l’ha chiamato a sé. L’accordo è vicino: 4 milioni di buonuscita dai nerazzurri. Il resto lo dirà il campo: la tradizione, però, conferma che il Flamengo fa ballare la Serie A a suon di rimorsi. Chi lascia l’Italia e va in Brasile non patisce la saudade, ma ritrova una carica che sembrava aver perso: Arturo non aspetta altro. L’Inter risparmia, ma i rimpianti – talvolta – non hanno prezzo. Alla Pinetina sperano non sia questo il caso, anche se Gabigol insegna.
Possibile colpo di scena in casa Napoli con l'addio di Antonio Conte che torna argomento…
A partire dalla prossima stagione l’attaccante della Nazionale Lorenzo Lucca potrebbe non vestire più la…
Il nome di Moise Kean sta divetando importantissimo: in estate si parlerà solo del suo…
Non è un momento felice quello per gli allenatori in Italia, almeno per coloro che…
Ci sono aggiornamenti che riguardano quello che può essere il futuro di Ademola Lookman con…
La possibilità che svelano dall'estero è quella di vedere di nuovo Rodrigo De Paul in…