Juventus, i bianconeri sono al cospetto di un’operazione di mercato che potrebbe cambiare gli equilibri della squadra: gli scenari.
La Juventus si prepara al mercato. Le compravendite sono cominciate e la Vecchia Signora ha le idee chiare, ma prima deve fare i conti con le cessioni. Successivamente può vagliare diversi obiettivi in cantiere per rinforzare qualche reparto nelle diverse zone del campo: Allegri ha chiesto programmazione ed equilibrio. Arrivabene e Cherubini, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore Sportivo, hanno avuto un meeting in Versilia per mettere a punto le strategie: entrambi sono ben consci del lavoro che c’è da fare. Tante situazioni da appianare.
Soprattutto in attacco dopo l’addio di Dybala, Vlahovic resta una garanzia, ma non si può fare affidamento soltanto su di lui. Serve un ottimo rincalzo, motivo per cui Edin Dzeko è tornato in cima alla lista degli Agnelli. Le criticità, però, sono anche in difesa. La cessione di De Ligt sembra imminente, il difensore olandese è stato catturato dalle sirene inglesi: canto che non si arresta e potrebbe far capitolare l’ex Ajax.
Juventus, operazione in chiusura: come cambia la Vecchia Signora
La Juventus ha preparato il rinnovo, ma potrebbe ormai non bastare: l’unica strada, per i Blues, è pagare la clausola rescissoria da 120 milioni per aggiudicarselo. La volontà di De Ligt, però, potrebbe fare la differenza. Le pretese, infatti, potrebbero cambiare nel momento in cui il calciatore chiede ufficialmente di intercedere per la cessione: possibilità più che concreta. Allora la Juventus, per evitare problemi e soprattutto svendite, si siederà a trattare verosimilmente per una cifra vicina ai 70 milioni.
Tesoretto che potrebbe reinvestire su Bremer – c’è la concorrenza anche dell’Inter – e su un attaccante da valutare: il Cigno di Sarajevo resta in pole. Anche perchè con Lukaku gli spazi sono quelli che sono. C’è poi la “pazza idea” Zaniolo: il romanista potrebbe rappresentare il jolly alla Dybala, ma tutto passa da De Ligt. Risolta la questione olandese, si tornerà a parlare di strategie e pianificazione: anche perché, se parte uno così, non è possibile accontentarsi. Il sostituto dovrà essere all’altezza, il tempo dei rimorsi è finito.