Milan, Maldini accende il Derby di mercato: il primo colpo

Milan, Maldini rinnovo e speranza. L’ex capitano rossonero resta nel parco dirigenti come Direttore Tecnico: al via il Derby di mercato.

Maldini, chi ben comincia è a metà dell’opera. L’ex capitano rossonero – a dirla tutta – non ha mai finito: lo Scudetto conquistato dal Milan porta anche la sua firma. L’operato da dirigente non è mai stato messo in discussione, qualche frizione c’è stata ma quando si ama si litiga anche spesso. L’importante è risolvere, ora l’ex difensore e il Diavolo tornano ad essere una cosa sola: andare avanti insieme, si può, si deve e porta qualche certezza in più. La prima, sul mercato: l’occhio è quello esperto.

Milan Maldini
Milan, Maldini prepara il colpaccio (ANSA)

Maldini sa che serve un nome appetibile per invogliare ulteriormente la piazza e assicurare a Pioli un mix tra affidabilità e carattere da schierare in mezzo al campo. Il prescelto sembra essere Paulo Dybala per una serie di motivi: non ultimo quello del Derby di mercato ingaggiato con l’Inter. Sembrava fatta per i nerazzurri. Tra il dire e il fare c’è di mezzo Jorge Antun, il procuratore dell’argentino non si accontentava con la Juventus – motivo per cui le parti hanno rotto – e non lo farà con gli altri. Anche per una questione di coerenza.

Milan, Maldini determinato: Derby di mercato per un top player

Maldini Milan
Il Direttore Tecnico tenta la strada per un top player (ANSA)

La stessa che nel mercato ha un tempo relativo: quelle che oggi sono pretese, domani potrebbero diventare possibilità. Dybala chiede 7 milioni a stagione, ma se dovesse essere ancora svincolato a metà Luglio potrebbe abbassare le pretese. Significa arrivare a 5 milioni e mezzo. Strada che converrebbe al Milan, il Diavolo ha presentato la prima offerta: qualcosa si può e si deve limare ma le intenzioni ci sono.

Per questo l’Inter vacilla, sente la pressione e sa che non c’è più tempo. Il Derby di mercato è ingaggiato: i prossimi giorni sono decisivi e Maldini potrebbe sfoderare un “colpo” dei suoi. Da giocatore risolveva le partite, ora risolve trattative. Questione di prospettiva, priorità, ma soprattutto voglia. Quella non è mai mancata.

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