Milan-Maldini, svolta clamorosa: Pioli senza parole. Atmosfera quasi surreale in casa dei campioni d’Italia: il mercato rischia di rimanere bloccato a lungo
Cosa stia accadendo in casa Milan è un quesito che si pongono in molti, soprattutto tra i milioni di tifosi rossoneri che stanno vivendo con legittima apprensione un momento di totale incertezza. Sembra passato un secolo dagli inebrianti festeggiamenti per la conquista dello scudetto, il 19/o della storia del club, che mancava da ben undici anni.
Di quella grande vittoria sembra rimasto ben poco. La società, che proprio nei giorni successivi alla conquista del tricolore ha vissuto la procedura del passaggio di proprietà dalle mani del fondo americano Elliott a quelle di Red Bird, un altro fondo d’investimento made in USA, sta attraversando una lunga e pericolosa fase di stallo.
Il problema è legato soprattutto alla campagna acquisti, iniziata ormai da un mese e che di fatto ha visto il Milan finora completamente inoperoso.
E con le due figure chiave dell’area tecnica, il direttore generale Paolo Maldini e il direttore sportivo Ricky Massara, che a tutt’oggi sono ancora senza contratto e quindi impossibilitate a condurre trattative.
Milan-Maldini, è rottura: contratto in alto mare
Uno scenario a dir poco surreale e un immobilismo le cui prime catastrofiche conseguenze si sono già viste: Sven Botman, il forte difensore centrale olandese del Lille, obiettivo numero uno per rinforzare il reaprto arretrato, stanco di attendere la formalizzazione dell’intesa trovata da mesi con il Milan, ha accettato alla fine la ricca offerta del Newcastle.
E la stessa sorte potrebbe toccare a Renato Sanches: il 25enne centrocampista portoghese, che aveva detto sì al Milan già a gennaio, è lusingato dalla proposta del Paris Saint Germain il cui nuovo direttore sportivo, Luis Camppos, è l’artefice del suo rilancio dopo la sfortunata parentesi nel Bayern Monaco.
Insomma, il Diavolo non può muoversi sul mercato e questo perchè il rinnovo di contratot di Maldini ancora non è arrivato. L’ostacolo principale al raggiungimento di un accordo sta nella richiesta di totale e assoluta autonomia gestionale da parte dell’ex capitano rossonero.
In sostanza Paolo Maldini non vuole più rendere conto a nessuno del suo operato, men che meno all’attuale amministratore delegato Ivan Gazidis con il quale è in rapporti tutt’altro che idilliaci. Insomma, una matassa difficile da sbrogliare.