Roma, ricordi Mattia Almaviva: che fine ha fatto il “capitano” scelto da Francesco Totti

Roma, tra passato e presente. Mattia Almaviva è celebre per essere stato il “prescelto” di Francesco Totti: che fine ha fatto il ragazzo.

Si torna a parlare di apparizioni, con il sosia di Maradona che spunta in ogni dove durante le partite importanti, e poco di miracoli. Quelli spettano solo ad alcuni, specialmente con il pallone tra i piedi. A volte basta chiamarsi D10S, altre basta esserlo quando serve. Francesco Totti, designato da Maradona tra i giocatori più forti in circolazione, quando giocava inventava traiettorie dove non c’erano.

Totti Almaviva
Mattia Almaviva, il “prescelto” di Totti (LaPresse)

Oggi scova talenti dove sembra impossibile trovarne. I calciatori hanno tutti la stessa ambizione, fare la storia del calcio. Pochi ci riescono, però. A meno che non ci sia qualcuno disposto a credere in loro. L’ex Capitano della Roma fa questo. Non solo grazie all’agenzia di scouting che possiede, ma anche per merito dell’estro che mette nell’intercettare ragazzi vogliosi a prescindere dal ruolo che ricoprono.

Roma, che fine ha fatto Almaviva: la “profezia” di Totti si è avverata

Almaviva giovanissimi
Il ragazzo scelto dall’ex Capitano giallorosso trionfa con l’U16 (Screenshot Twitter)

Il suo primo “miracolo” extracalcistico si chiama Mattia Almaviva e l’ha compiuto il 28 Maggio 2017, giorno del suo addio al calcio. Mentre molti in tribuna si davano da fare con i fazzoletti, Totti si toglieva la fascia per darla al ragazzo. Un passaggio di consegne in piena regola: “Tu sei il futuro della Roma”.

Una bella responsabilità. Il ragazzo, con le lacrime agli occhi, è andato avanti per la sua strada. Come hanno cercato di fare molti da quel giorno in poi. Almaviva, però, ci è riuscito: ha vinto lo Scudetto U16 con la Roma, un traguardo meritato che lo lancia verso i campioni del domani. Lo stesso è successo a Pellegrini: l’ex Sassuolo, – oggi capitano della Roma dei big e vincente a Tirana –, quando Totti era nel fiore degli anni e giocava con i giallorossi, faceva il raccattapalle e lo guardava da lontano. Fino ad arrivare a vederlo come un collega.

“Pellegrini meriterebbe la 10 della Roma, è un ottimo giocatore”, dice. Un passaggio che sa d’investitura. Proprio come quello con Almaviva e Volpato. Totti, con le profezie, ci ha preso gusto. Che fosse un mago lo si poteva intuire solo dal campo, fuori comincia ad essere una bella novità.

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