L’indiscrezione secondo cui Cristiano Ronaldo sarebbe stato proposto alla Roma è stata accolta con slanci sognanti ma soprattutto tanta prudenza
Il calciomercato è il trionfo dei sogni d’estate, da vivere in cinemascope. E’ il periodo dell’anno in cui tutto sembra possibile, in cui si può osare pensare l’impossibile. Poi un giorno succede che si moltiplicano le voci di un’offerta di quelle capaci di far spostare gli equilibri. Il procuratore, il potentissimo Jorge Mendes, avrebbe proposto il suo assistito più celebre, Cristiano Ronaldo, alla squadra dell’allenatore più conosciuto nella sua “scuderia”, la Roma di Jose Mourinho.
La reazione è uno specchio dei tempi. I tifosi ci credono a dispetto di tutto, in un proliferare senza freni di messaggi audio, veri finti e più spesso verosimili. Tutti credono a quel che vogliono, si illudono che il portoghese possa accettare la Roma e non il Bayern Monaco, anche se questo lascerebbe a Messi campo libero per poter staccare CR7 nella classifica dei bomber migliori di tutti i tempi in Champions League.
Gli altri, però, di fronte alla prospettiva di un ritorno di Cristiano Ronaldo in Italia a un anno dal suo addio alla Juventus per il Manchester United, non si lasciano andare al potere della suggestione. Il suo passato recente in Italia evidentemente costituisce un freno all’immaginazione.
Sono più le domande, i freni, le perplessità. Più i ma che i magari. Perché Cristiano Ronaldo ha 37 anni, perché alla Juve guadagnava 31 milioni netti a stagione e al Manchester United non ne incassa di meno.
Ma non ci sono solo i costi. Il campo ha detto che in Serie A il portoghese ha segnato 101 gol con la maglia della Juve e vinto cinque trofei. E’ stato più volte decisivo in un campionato in cui i campioni anche non giovanissimi riescono a fare ancora la differenza come è successo a Zlatan Ibrahimovic al Milan. Ma non è bastato alla Juventus per interrompere il sogno Champions.
La sua presenza ha comunque contribuito a far aumentare di mezzo miliardo il valore del brand della Juve, di raddoppiare i follower sui social network e negoziare al rialzo i contratti con gli sponsor nonostante la pandemia.
Cristiano Ronaldo, la data attesa per la verità
E’ un segno dei tempi molto chiaro, questa comunanza di desiderio e prudenza. In un’altra epoca l’annuncio del possibile arrivo di un campione avrebbe suscitato ben altra passione, comunque, anche fra i tifosi della Roma. E invece, il realismo sta smontando un po’ i desideri nascosti in fondo al cuore.
La sensazione è che CR7 sia semplicemente un’illusione fuori portata, un sogno che i Friedkin non si possono permettere.
Però, d’altra parte, l’indiscrezione sull’offerta di Mendes a Mourinho porta a un’apertura all’imponderabile, al non è vero ma ci credo. Così, tra meme e audio che girano su Whatsapp senza fondamento o verifica, si diffonde a Roma un pensiero concretizzato in una data, il 29 giugno.
Tanti si attendono per quel giorno un grande evento all’Olimpico, un happening per l’annuncio di un colpo che porterebbe la Roma tra le candidate allo scudetto per la prossima stagione. E’ un magari o un magara, un’ambizione impossibile e irrealistica come avrebbe detto Mazzone in romanesco verace. Lo scopriremo solo fra qualche giorno. Ma nell’estate del mercato per qualche giorno si può sognare. Almeno questo è a costo zero.