Stefano Pioli e Luciano Spalletti, divisi dai colori, dal destino e dalle passioni: la nuova sfida dopo la sliding door al Milan.
Stefano Pioli e Luciano Spalletti sono divisi da uno strano destino che li mette sempre contro. Entrambi attualmente sono gli allenatori di due delle società più importanti in Italia. Pioli ha vinto il campionato italiano per la prima volta; Spalletti avrebbe potuto raggiungere lo stesso traguardo con il Napoli, ma nel finale la squadra ha mollato sul più bello.
Ultimamente, il destino ha scherzato con le carriere dei due mister. Pioli ha allenato l’Inter dal novembre 2016 a maggio 2017, senza riuscire a convincere la dirigenza, che a termine della stagione virò su Luciano Spalletti, appena liberatosi dalla Roma.
Proprio il tecnico di Certaldo ha posto le basi per il rinnovamento di un club che voleva fare il grande salto. Gli acquisti e i risultati ottenuti in due anni, hanno spianato la strada ad Antonio Conte, forte anche dei grandi acquisti e della solidità dirigenziale. Il resto è storia. Spalletti lasciò l’Inter nel 2019 ed era finito nel mirino di Maldini come nuovo allenatore del Milan. Le cose andarono diversamente, perché i rossoneri vollero puntare su Giampaolo, fino a pentirsene e cambiare in corso d’opera ad inizio campionato 2019-20 virando su Stefano Pioli.
Il tecnico rossonero e quello azzurro, però, sono divisi anche fuori dal campo: ecco quale passione unisce e divide allo stesso tempo i due allenatori.
Entrambi i mister hanno una passione per le racchette, che allo stesso tempo li divide. Infatti, Luciano Spalletti da qualche anno ha scoperto il padel e proprio non ne può fare a meno. Addirittura, nella sua tenuta ha costruito dei campi per giocare al gioco del momento. “E’ uno sport comodo, perché è la pallina che cerca il giocatore – spiegò l’allenatore de Napoli rispondendo ad una domanda sul padel – Ecco perché piace proprio a tutti“.
Invece, Stefano Pioli non ha mai nascosto il suo debole per il tennis, confermato anche da Paolo Bertolucci – ex tennista e attuale opinionista – il quale ha passato del tempo recentemente con l’allenatore del Milan parlando di Wimbledon, Berrettini, Sinner. Il tecnico rossonero è interessato alle vicende dei tennisti e appassionato alla racchetta. Chissà se un giorno i due mister, fuoriclasse in panchina e fuori, riusciranno a sfidarsi a colpi di racchette.
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