Juventus, futuro a rischio: la decisione della UEFA mette nei guai Agnelli. I programmi e le aspettative future del club bianconero si conosceranno tra circa due settimane
La Juventus sta programmando, non senza incontrare qualche difficoltà, la prossima stagione, quella del definitivo rilancio con Massimiliano Allegri vera e propria architrave del nuovo progetto avviato dal presidente Andrea Agnelli.
Il primo tassello del cosiddetto nuovo corso è il ritorno a Torino di Paul Pogba, che non vedeva l’ora di reindossare la maglia bianconera.
Ma sul futuro ad altissimi livelli della Vecchia Signora pesa ancora come una spada di Damocle la vicenda della Superlega e dei suoi strascichi di natura legale. E’ segnata sul calendario del presidente bianconero una data in particolare, una giornata chiave dalla quale dipendono i destini di tutto il calcio europeo.
Com’è noto, dal progetto chiamato SuperLega, ideato e promosso dal presidente del Real Madrid Florentino Perez con il sostegno incondizionato di Andrea Agnelli, dei 12 grandi club che inizialmente vi aderirono sono rimasti tre: Real Madrid, Barcellona e per l’appunto la Juventus.
Insieme, queste tre società hanno continuato a portare avanti la propria battaglia contro l’egemonia dell’UEFA mettendone seriamente in discussione il ruolo di monopolista delle competizioni calcistiche continentali.
Dopo quasi un anno e mezzo di reciproci colpi bassi, di durissimi scambi di accuse e di ricorsi nei tribunali, lo scontro tra le tre big ribelli e l’UEFA sta per conoscere la svolta definitiva, il suo punto di non ritorno.
L’11 e il 12 luglio la Corte di Giustizia dell’Unione Europea sarà chiamata a decidere della questione pregiudiziale sollevata dal giudice spagnolo in relazione alla legittimità dello stop e delle relative sanzioni che l’UEFA ha imposto sulle big europee che avevano tentato di dare vita al progetto della Superlega.
Il Giudice Europeo dovrà stabilire se l’UEFA e sopra di lei la FIFA possono regolare tutto il movimento calcistico organizzando i propri tornei e fornire la propria approvazione ad ogni ulteriore competizione. In parole povere, la Corte dell’UE sarà chiamata a decidere se il monopolio esercitato dal massimo organismo calcistico europeo sia lecito oppure no.
La Juventus, e con lei Real e Barcellona, attendono il verdetto con il fiato sospeso.
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