Sergio Oliveira, l’uomo di Mou. Il centrocampista si è imposto giocando una seconda parte di stagione altalenante. Il futuro è un rebus.
Mourinho l’ha definito un trequartista atipico, ma Sergio Oliveira resta ancora oggi un rebus. Arrivato a Roma a Gennaio – su forte pressione dello Special One – con un impatto non sempre risolutore: doveva contribuire alla causa, l’ha fatto in parte, partecipando anche alla finale di Tirana. Sogni di gloria a parte, il portoghese ora dovrà scegliere cosa fare. Il punto è che non decide solo lui: il cartellino è del Porto e la Roma deve sedersi al tavolo delle trattative.
I giallorossi prendono tempo perchè puntano a uno sconto sul riscatto: fattore importante che si basa anche sulla volontà del giocatore che con Mourinho si trova bene. Qui, però, non è solo questione di simpatia: il Porto fa muro dato che allo Special One preferisce altri pretendenti. Questo perché il rapporto con il tecnico di Setubal non è dei migliori: simpatie no, ma rapporti cordiali sì. Bisogna averli, specialmente sul mercato.
Sergio Oliveira tra Roma e Porto: rebus sul futuro del trequartista
La Roma sembrerebbe aver perso il suo treno anche se sulla trequarti i nomi non mancano: persino il nuovo arrivato Matic, chiesto anch’egli da Mourinho, può fare il proprio dovere sulla trequarti campo. Poi c’è la pazza idea che porterebbe a Toni Kroos in scadenza con il Real, anzi proprio in rotta, dato che l’accordo non si trova. Tornando al presente, però, Sergio Oliveira ha ancora l’armadietto a Trigoria. Il trasloco potrebbe avvenire quanto prima in Turchia.
Il Porto vede i turchi del Fenerbahce come soluzione ottimale dove smistare Oliveira, forte dell’amicizia con Mario Branco, uomo mercato del club. Ogni tassello sembra essere al suo posto, anche se Mourinho non è soddisfatto: avrebbe voluto riconfermare il numero 27 giallorosso. Non è detto, quindi, che la Roma non faccia un ultimo tentativo ma la strada è in salita.