Scamacca, non c’è proprio pace: cosa non va con i giovani italiani

Scamacca è un calciatore 23enne che sta provando a ritagliarsi uno spazio, ma in Europa non è per nulla semplice: qual è il principale motivo. 

La Serie A è il palcoscenico scelto da Gianluca Scamacca per farsi le ossa. In casa Sassuolo il giovane è un punto di riferimento importante, da qui il contratto fino al 30 giugno 2026. Le scelte da fare spesso e volentieri partono da un presupposto imprescindibile: unire esperienza (seppur giovani) con qualità importanti.

Scamacca
Scamacca e i problemi per molti giovani che giocano in Italia (La Presse)

Su giocatori come Scamacca ci sono diversi sondaggi, ma alla resa dei conti si punta su altro per tutta una serie di motivi. I giovani italiani interessano in Europa, poi tutto cambia e si decide di punta su altro. Le ragioni riguardano in primis il fattore economico, a seguire questioni abbastanza evidenti e ragionamenti che i singoli club fanno quando devono puntare su un calciatore.

Serie A, brutto colpo per Scamacca e non solo: qual è il problema

Scamacca Sassuolo
Scamacca con la maglia del Sassuolo, tanti sondaggi e poca concretezza (La Presse)

Gianluca Scamacca non andrà al Borussia Dortmund, squadra tedesca che aveva puntato anche gli occhi sul calciatore neroverde. Investimento dirottato su un giocatore 28enne come Sebastien Haller che arriva dall’Ajax. Proprio le cifre ritenute troppo alte avrebbe fatto saltare il possibile approdo del giovane attaccante italiano. A confermare la notizia è Sport 1.

Affare concluso per 35 milioni di euro, ma sono ben cinque gli anni di differenza fra i due giocatori, senza dimenticare il promettente Adeyemi che è stato preso dopo la partenza di Haaland. Una riflessione arriva in automatico: perché un club blasonato punta su un 28enne e lascia perdere un promettente 23enne? Semplice, segna tanto e ha già esperienze in Champions League. Basti pensare ad Haller: nell’ultima stagione ha segnato ben 11 reti in Europa con sole 8 partite giocate. Davanti a lui soltanto Karim Benzema e Robert Lewandowski. I numeri in Europa contano e non poco.

Molti giovani italiani hanno un prezzo di mercato esagerato e non vengono presi in grande considerazione in Europa. Farli giocare con maggiore costanza, sempre se dotati della giusta dose di mix qualità-voglia di migliorarsi, è una delle soluzioni inevitabili per aumentare l’appeal del calcio italiano. Mai come in questo caso, per acquisire valore in giro per gli altri campionati, serve far giocare i talenti nelle competizioni che contano, dargli maggiori responsabilità e farli crescere sotto tutti i punti di vista.

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