L’annuncio che riguarda la Polonia al Mondiale 2022 in Qatar fa scoppiare le polemiche. Come si è sviluppato il caso controverso dell’estate
La nazionale della Polonia ha reagito subito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Solo due giorni dopo lo scoppio della guerra, i calciatori simbolo della nazionale si erano esposti affermando chiaramente che non avrebbero giocato contro la Russia nella semifinale del playoff di qualificazione ai Mondiali del Qatar.
Molto commovente il messaggio del portiere della Juventus Wojciech Szczesny, sposato con una donna ucraina e dunque toccato a livello personale e familiare dal conflitto. “Quando Putin ha deciso di invadere l’Ucraina non ha dichiarato guerra soltanto a quel Paese ma anche a tutti i valori per cui esiste l’Europa. Libertà, indipendenza e soprattutto pace. Mi rifiuto di giocare contro giocatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia”.
Alla fine, la FIFA ha deciso di sospendere la nazionale russa dai playoff, e di conseguenza di escluderla dalla fase finale dei Mondiali, mentre la UEFA ha escluso le squadre di club russe dalle competizioni europee.
In alcune di queste squadre giocavano calciatori polacchi che hanno deciso di svincolarsi. E’ invece rimasto il difensore Maciej Rybus, che in nazionale aveva debuttato ai Mondiali quattro anni fa proprio in Russia.
Polonia, la scelta fa discutere: Rybus fuori dal Mondiale
Il 32enne, sposato con una donna russa da cui ha avuto due bambini, vive a Mosca ormai da dieci anni. E ha annunciato che passerà dalla Lokomotiv allo Spartak. “La sua situazione è complessa ma la sua famiglia in Russia è al sicuro. Se dovesse tornare in Polonia, visto l’atteggiamento che c’è oggi verso i russi, potrebbe non essere così” ha detto il suo agente Mariusz Piekarski.
L’agente ha anche ipotizzato rischi di offese o comportamenti aggressivi contro i figli del difensore nel caso dovessero tornare in patria e frequentare le scuole in Polonia, una nazione che ha accolto 3,5 milioni di profughi dall’Ucraina.
Una posizione decisamente controversa che ha intensificato le polemiche in Polonia per la scelta di Rybus. La decisione si è presto trasformata in un caso politico. “Nascondersi dietro il bene della famiglia quando è solo una questione di soldi è imbarazzante” ha detto il vice ministro degli Affari Esteri, Marcin Przydacz.
Il nuovo ct della nazionale Czesław Michniewicz è andato oltre. Ha fatto sapere che, a causa della sua scelta di rimanere in Russia, non sarà convocato per le partite di settembre di Nations League né per il prossimo Mondiale in Qatar.