La Roma sta lavorando per ridefinire l’attacco e Mourinho ha individuato un colpo che potrebbe fare la differenza nella prossima stagione
La Roma si prepara a ridisegnare l’orizzonte dell’attacco. Mkhitaryan si unirà all’Inter, Zaniolo appare sempre più in partenza per la Juventus, il Milan o una big della Premier League. Al momento è forte soprattutto l’interesse del Newcastle dei proprietari arabi del fondo PIF e il Tottenham di Antonio Conte.
Il britannico Abraham è il punto di riferimento offensivo, ma ha bisogno di giocatori con cui dialogare nello stretto. Elementi che sappiano condurre il pallone in avanti in velocità, aprire spazi e allargare le difese avversarie.
In questo, Mourinho può certamente contare su Pellegrini, da inizio stagione leader tecnico del centrocampo e della squadra. Da capitano, ha saputo via via diventare anche un elemento unificante, un leader carismatico che ha aiutato l’allenatore a compattare la squadra.
Lo Special One però non si accontenta. Vuole riportare in Italia un giocatore già molto apprezzato in Serie A, che nasce esterno offensivo a sinistra ma ha allargato i suoi orizzonti giocando anche da trequartista e da mediano. E’ l’argentino Rodrigo De Paul, che rappresenta un profilo potenzialmente perfetto per lo stile di gioco diretto dei giallorossi.
De Paul è un centrocampista evidentemente versatile. E’ soprattutto un portatore di palla, che apre spazi nelle difese avversarie attraverso gli scatti progressivi. E’ anche veloce quando si tratta di girarsi dopo aver ricevuto il pallone e brillante nella fase di rifinitura.
All’Udinese raccontava di trovarsi bene come mezzala appunto perché riusciva ad avere più spesso il pallone tra i piedi e a fare di conseguenza quello che gli riesce meglio. Nell’ultima sua stagione in Serie A, l’argentino era uno dei centrocampisti che completava più passaggi nell’area avversaria.
Passato nell’ultimo campionato all’Atletico Madrid, con un ruolo leggermente diverso e un impiego meno centrale rispetto a quanto visto all’Udinese, De Paul ha portato palla complessivamente per oltre 6500 metri. Più della metà di questi in verticale, verso la porta avversaria, dunque superando linee di pressing e aumentando le possibilità della squadra di creare occasione da gol.
Per fare un primo confronto, ha portato palla più di Mkhitaryan e Pellegrini. Dunque, con l’aggiunta di un giocatore capace di mettere insieme visione creativa e concretezza, le opzioni della Roma in attacco aumenteranno. E Abraham potrebbe esaltarsi.
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