La stagione è terminata, ma un’indiscrezione su Mourinho turba l’ambiente. Il duro scambio ha fatto scoppiare in lacrime un suo calciatore.
Su José Mourinho se ne sono dette, se ne dicono e se ne continueranno a dire tante. Lo Special One per indole è un personaggio che non può e soprattutto non vuole non far parlare di sé. C’è però un aneddoto inedito che ha turbato non poco l’ambiente calcistico. Uno scambio di vedute molto duro che ha portato alle lacrime un giovanissimo calciatore allenato dal tecnico portoghese della Roma.
Il soprannome di Special One non si guadagna per caso. Lo sa bene chi conosce José Mourinho. L’allenatore portoghese ormai da anni si distingue per lo stile di comunicazione che lo rende di fatto unico. Sono ormai celeberrime le sue dichiarazioni, in ogni club che è andato ad allenare.
Gestualità e parole di Mourinho non sono di fatto mai lasciate al caso e lasciano sempre il segno. Questo stile però si applica sia dentro che fuori dal campo, ma soprattutto anche dentro gli spogliatoi. Lo sanno bene i giocatori che ha allenato, che però a volte possono imbattersi anche nel Mourinho più duro, come nell’aneddoto finora inedito che andremo a raccontare.
“Quando Mourinho mi fece scoppiare in lacrime”
La squadra era a cena dopo una partita di Coppa, il calciatore protagonista dell’episodio aveva giocato il giorno prima con la Primavera. Mourinho ad un certo punto lo guardò negli occhi e gli disse “Sono molto arrabbiato con te” ma in maniera molto più diretta. Lo Special One fino a quel momento stava ridendo e scherzando con tutti, ma a quel giocatore riservò un trattamento piuttosto severo.
“Pensavo stesse scherzando, invece no – racconta Angel Gomes, ex-Manchester United – io non capii e lui mi disse che si riferiva alla prestazione del giorno precedente“. Era la stagione 2017 e il rimprovero durante la cena fu come un fulmine a ciel sereno per l’allora 16enne. Grazie a Mourinho, che oggi l’attuale giocatore del Lille ringrazia, diventò il calciatore più giovane a debuttare con la casacca dei Red Devils dai tempi di Duncan Edwards.
