Romelu Lukaku sta facendo di tutto per tornare all’Inter: un anno dopo la famosa telefonata di Simone Inzaghi, il mister può mantenere finalmente la promessa.
Con l’addio di Antonio Conte, l’Inter sarebbe dovuta ripartire da alcuni suoi elementi cardine della formazione. Tra questi, Simone Inzaghi aveva indicato Romelu Lukaku come uno degli incedibili. Tuttavia, il mercato è pazzo ed era impossibile rifiutare 115 milioni di euro per un attaccante. Così, il neo-allenatore nerazzurro si è ritrovato di punto in bianco senza il bomber e senza neanche la rivelazione del campionato 2020-21: Achraf Hakimi.
Quando Inzaghi era ormai diventato allenatore dell’Inter, telefonò il suo attaccante per diverse ragioni. Innanzitutto volle spronarlo, poi l’ex tecnico della Lazio lanciò una sfida al centravanti. La promessa non fu mai mantenuta, perché nonostante i primi allenamenti alla Pinetina, Romelu Lukaku decise di voler lasciare i nerazzurri e inseguire il sogno di ritornare al Chelsea. Un colpo al cuore per i tifosi. Un colpo al cuore per Inzaghi, che commentò tempo dopo la cessione: “Era inaspettata“.
Lukaku-Inzaghi, la telefonata di maggio
Era circa un anno fa, quando Simone Inzaghi telefonò direttamente Romelu Lukaku, per instaurare un primo approccio e farlo sentire al centro del progetto. Eppure, quelle parole non servirono. Non servì neanche dire al belga che sarebbe diventato il miglior cannoniere stagionale, magari ambendo alla Scarpa d’Oro.
Promessa mai mantenuta e non per colpa di Inzaghi. Lukaku, di punto in bianco, avvisò la società nerazzurra a preparare le carte della cessione: voleva tornare a Londra. Voleva conquistare il Chelsea a suon di gol. E così non è stato. Dopo circa 12 mesi è proprio Big Rom a tornare a Milano, forse pentito della scelta di aver accettato la super offerta dei Blues ed aver tradito l’affetto dei tifosi nerazzurri.