Dino Zoff a sorpresa su Donnarumma: “Non è colpa sua ma…”

L’ex portiere campione del Mondo nel ’82, Dino Zoff, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla sconfitta dell’Italia contro la Germania e in particolare sull’errore di Gigio Donnarumma in fase d’impostazione

L’Italia, dopo le buone prestazioni contro Germania, Ungheria e Inghilterra, è incappata in una vera e propria figuraccia nel match di ritorno contro i teutonici in Nations League. A Mönchengladbach gli azzurri sono caduti per 5-2 contro i padroni di casa e tra i calciatori in campo Donnarumma è finito ancora sul banco degli imputati.

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Dino Zoff e le dichiarazioni a difesa di Gigio Donnarumma (Foto LaPresse)

Il portiere del PSG, capitano per la seconda volta consecutiva, ha commesso un brutto errore in uscita ed ha permesso a Werner di insaccare da pochi passi in maniera del tutto indisturbata.

Donnarumma, inoltre, al termine del match si è reso protagonista di uno “screzio” con una giornalista della Rai e il suo atteggiamento ha peggiorato ancora di più la situazione, con i tifosi che sui social lo hanno riempito di critiche sia per quanto fatto in campo che successivamente in zona mista.

Dino Zoff sull’errore di Donnarumma: “E’ colpa del…”

Dino Zoff, campione del Mondo con la nazionale azzurra nel 1982 (Foto LaPresse)

Zoff, in merito all’errore di Donnarumma, ha sottolineato come il “problema” risieda tutto nell’insistenza a cercare di far ripartire il gioco dal basso: “Gigio ci ha fatto vincere un Europeo. E’ il maledetto modello di partire dal basso. Non si dice è un buon portiere perché gioca coi piedi, ma è un buon portiere perché gioca anche coi piedi. Io sono aperto, ma il portiere non deve rischiare”.

Successivamente Zoff si è espresso anche sulla fascia da capitano che nelle ultime due gare è stata indossata proprio dall’estremo difensore classe ’99: “La fascia di capitano ci vuole uno che abbia personalità e possa esprimerla in mezzo al campo, il portiere è sempre fuori dal centro delle azioni, è sempre un rischio per il portiere essere capitano, io ci sono passato”. 

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