Messi coinvolto in un intrigo internazionale: la storia che ha sorpreso tutti

Una storia incredibile, un intrigo internazionale che si svolge in occasione di un Barcellona-Chelsea di Champions League: al centro Leo Messi e una sua tifosa

Lionel Messi ha ispirato murales, disegni, quadri, canzoni. La sua vita è raccontata in un documentario, “Storia di un campione” del 2014. E’ un pezzo della cultura popolare e sportiva del mondo. Su Facebook ha oltre cento milioni di follower e su Instagram più di 280 milioni, secondo tra gli sportivi solo a Cristiano Ronaldo. Conosciuto in tutto il mondo, amato per le sue qualità, nel 2013 ha girato uno spot pubblicitario in cui gareggia a suon di selfie con Kobe Bryant, la star dei Los Angeles Lakers morto in un incidente in aereo nel 2020. Nel solo anno della sua realizzazione, il video fu visto 137 milioni di volte su YouTube.

Messi coinvolto in un intrigo internazionale: la storia che ha sorpreso tutti
Messi coinvolto in un intrigo internazionale: la storia che ha sorpreso tutti (Lapresse)

Messi, protagonista triste di una fotografia votata nel 2014 come lo scatto sportivo più bello dell’anno, un’immagine in cui guardava la Coppa del Mondo dopo la sconfitta in finale contro la Germania, dall’anno scorso è ambasciatore del brand Hard Rock Cafe.

Nonostante tutto questo, difficilmente avrebbe immaginato di diventare il personaggio al centro di un intrigo internazionale. Un intrigo, diciamolo subito, sviluppato nelle pagine di “Terres voraces”, l’ultimo romanzo di Sylvain Estibal, giornalista della France-Press di cui dirige l’ufficio responsabile dell’area Vicino Oriente-Nord Africa, da poco pubblicato in Francia.

Messi in un romanzo, i perché della scelta

Messi in un romanzo, i perché della scelta
Messi in un romanzo, i perché della scelta (Lapresse)

Estibal, già regista premiato con il César per il film per il film “Un insolito naufrago nell’inquieto mare d’oriente“, ha ambientato la sua storia in occasione di una semifinale di Champions League tra Barcellona e Chelsea. Bianca, una ragazza messicana, esce di casa per andare a vedere la partita con le amiche. Indossa una maglia del suo campione preferito, Messi appunto. E non torna più indietro.

Bianca è tenuta prigioniera, il suo rapitore ha deciso: se il Barcellona vince, la libera; se perde, la uccide. Un paradosso che lega la futilità del calcio e il destino ultimo di una vita. Nella finzione narrativa, lo stesso Messi entra in azione, è il caso di dire, per sostenere la causa.

L’autore, ex professore di tennis, avrebbe voluto intitolare il romanzo “Le maillot de Messi”, “La maglia di Messi”. L’associazione con il campione oggi al PSG, ha detto Estibal, nasce dalla sua immagine sempre impeccabile. “Sembra sempre immerso nel gioco, nei suoi bei gesti, quasi staccato dalle passioni umane. E’ una figura che esprime purezza, bellezza e rifugge la sporcizia del mondo che lo circonda”.

Il giornalista autore di questo romanzo crudo non ha mai visto Messi allo stadio, ma in Messico ha seguito l’arrivo al Tigres di Monterrey del centravanti francese Gignac e l’esperienza di Diego Maradona ai Dorados di Sinaloa, ex zona d’azione del boss del narcotraffico El Chapo, oggi in carcere negli Stati Uniti. Così ha provato a sondare le profondità dell’anima con una scrittura penetrante, e un campione come punto di luce della storia.

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