Emre Mor, giovane prodigio mai esploso, potrebbe arrivare in Serie A con cinque anni di ritardo, proprio ora che al Karagumruk c’è Pirlo.
Nel 2017, il giovane turco di passaporto macedone Emre Mor era considerato una delle più grandi promesse a livello mondiale. Classe 1997, baricentro basso, rapidità e visione nella fase offensiva, su di lui c’erano molte squadre. La Fiorentina è stata vicinissima al suo acquisto, ma alla fine il Borussia Dortmund ha sborsato 15 milioni, e lui… si è rivelato un flop clamoroso.
Appena un anno in Germania, tanta fiducia e 19 presenze, ma un solo gol. Così è stato subito scaricato al Celta Vigo, dove però non andata affatto bene: un anno e mezzo deludenti, poi una serie di prestiti senza brillare. Ora, però, la Serie A ha puntato di nuovo gli occhi su di lui, in primis Lazio e Fiorentina, che lo userebbero come arma in più nel tridente.
Per Emre Mor potrebbe esserci Pirlo: ma la Serie A lo tiene d’occhio
Nella prima metà del 2020, Emre Mor ha giocato nell’Olympiakos, prendendosi una marea di insulti per le aspettative deluse. Peggio ancora è andata a casa sua, in Turchia, con due sole partite giocate nell’avventura in prestito al Galatasaray. Il suo talento, tuttavia, sembra essersi leggermente riacceso: dopo un anno complicatissimo nel Celta Vigo, è andato a giocare nel Karagumruk, dove ha messo a segno 6 gol e 4 assist in 29 presenze.
Finalmente, dunque, Emre Mor ha trovato continuità, e la scadenza del contratto con il Celta Vigo arriva in momento decisivo. Pare, infatti, che la Fiorentina lo stia ancora osservando, e che da qualche mese sia sempre più convinta a provarci. A parametro zero, d’altronde, potrebbe essere una ghiotta occasione, sia per i viola che per la Lazio. Il ruolo da rincalzo potrebbe fare al caso suo, togliendogli di dosso quella pressione a cui proprio non ha retto in carriera.
Curiosamente, però, arriverebbe in Italia proprio ora che – al Karagumruk – è arrivato Andrea Pirlo, un allenatore che, se alla Juventus non ha avuto il tempo per costruire il suo progetto, potrebbe invece in Turchia affidarsi a giovani di talento. Ma il 24enne nato in Danimarca, forse, è davvero destinato ad arrivare nel Bel Paese. Le incognite ci sono, ma chissà che, proprio a Firenze, non possa riprendere quel percorso che lo vedeva destinato brillare nel calcio europeo.
