Notizie curiose dal ritiro del Peru dove si prepara lo storico spareggio contro l’Australia per i Mondiali 2022 in programma lunedì sera
“Il Peru non lascerà nulla di intentato essere ai Mondiali 2022”. É stato di parola Agustin Lozano, il presidente della federazione calcio del Peru.
Perché la squadra, dopo essere riuscita ad acciuffare all’ultima giornata delle qualificazioni sudamericane il quinto posto, valido per lo spareggio intercontinentale, ha deciso di affidarsi anche a scaramanzia e riti sciamanici.
Mondiali 2022, il Peru si affida alla magia
La notizia è bizzarra, ma non troppo. Tutto ruota attorno al numero 13. Considerato un numero magico, fortunato secondo alcune culture, sfortunatissimo secondo altre. E siccome la partita si gioca proprio lunedì 13 la Federazione peruviana ha pensato di adeguarsi a quelle che sono alcune delle credenze del paese che ha una fortissima matrice spirituale.
I rituali sciamanici peruviani sono antichissimi e risalgono a civiltà precolombiane antiche quanto il continente. Gli sciamani erano potenti e influenti. Nelle comunità che vivevano presso le foreste vicine alla regione amazzonica curavano da sempre le persone invocando la madre terra, gli spiriti del cielo, preparando decotti e tisane.
Un rito sciamanico
Ci sono ancora molte tribù nelle zone più arretrate del Peru che vivono rispettando i riti sciamanici. Uomini e donne che vivono al servizio della comunità. Gli sciamani sono ritenute persone con gli spiriti e la natura. Quindi, tredici sciamani andini, vestiti con poncho e mantelli multicolori, si sono riuniti con strumenti a percussione e a fiato per un rito propiziatorio.
Altri invece si occupavano di “negativizzare” la squadra avversaria. Il ritratto della squadra australiana è stato colpito e trafitto con alcune piccole spade. Una sorta di rito voodoo anche se gli sciamani peruviani hanno sottolineato che nessuno dei loro riti è volto al male, ma solo al bene. Il responsabile della comunità sciamanica peruviana Walter Alarcon ha convocato tutti i più potenti sciamani del paese a eseguire un rituale affinché la squadra di calcio peruviana si qualifichi per i Mondiali 2022.
Due gare decisive
Gli sciamani hanno anche bruciato legni sacri, incensi e attraverso la lettura del fumo hanno interpretato spiriti favorevoli per la squadra peruviana predicendo la qualificazione. Molto suggestivo il momento in cui i tredici sciamani coinvolti hanno suonato gli strumenti sacri della tradizione andina e delle foreste, il pututo e la caracola. Tutto pur di vedere il Peru ai Mondiali.
Il Peru ha partecipato a cinque edizioni del Mondiale: miglior risultato i quarti di finale nel 1970. Quella con l’Australia, che si è qualificata eliminando gli Emirati Arabi Uniti, è una sfida che si ripropone. In Russia le due squadre si affrontarono nella fase a gironi, eliminate entrambe al primo turno, con gli andini che si sono tolti la soddisfazione di un’unica vittoria proprio contro i Socceroos, 2-0.
Il match è in programma lunedì sera alle 20 (ora italiana) allo stadio Ahmad Bin Ali di Al Rayyan in Qatar. Chi passa è la 31esima squadra qualificata ai Mondiali. Martedì toccherà a Costa Rica-Nuova Zelanda per l’ultima sfida assoluta.