Robert Lewandowski è un giocatore ricercato a più riprese dal Barcellona. L’idea del club fa sognare tutti e non mancano le sorprese per una scelta che potrebbe scombinare i piani.
Lewandowski sta vivendo un momento complicato con il Bayern Monaco e vorrebbe infatti andare via prima del previsto rispetto alla scadenza del contratto (giugno 2023 ndr). Il Barcellona è da tempo ormai interessato al giocatore polacco che incanta a suon di gol, ma c’è un problema che spaventa i blaugrana.
La scelta di sposare il progetto va di pari passo con una situazione incresciosa che potrebbe complicare tutto. Il passaggio dalla Bundesliga alla Liga spagnola non sarebbe infatti così semplice. Ora c’è bisogno di tranquillità per sistemare le cose una volta per tutte. Robert Lewandowski non si nasconde, il problema è però evidente.
Barcellona allarmato con l’affare Lewandowski, cosa sta accadendo
Le strade fra Barcellona e Lewandowski non è detto che combacino nel futuro. Il Bayern Monaco avrebbe infatti innalzato un muro per impedire al giocatore di andare via prima del 2023. Una intervista di Javier Tebas, presidente della Liga, non avrebbe fatto altro che aumentare le polemiche. Di recente ci sarebbe stato un confronto fra l’agente Pini Zahavi e il presidente blaugrana Joan Laporta.
Al centro della questione anche le ultime dichiarazioni di Tebas, da qui le rassicurazioni del caso. Il numero uno del club non ha di certo preso bene l’inserimento a gamba tesa in una trattativa già di suo molto complicata. Laporta potrebbe rispondere a mezzo stampa anche a Tebas, aprendo di fatto una nuova polemica.
Intanto il presidente Tebas è intervenuto durante un evento organizzato da Europa Press. “Il Barça, oggi, non può ingaggiarlo. Il Barcellona sa cosa deve fare. Conosce perfettamente le nostre regole di controllo economico e la sua situazione finanziaria. Le regole sono per evitare gravi problemi economici nelle entità. Non so se venderà De Jong, Pedri o Pepito Pérez. Sa cosa deve fare, vendere beni e guadagnare di più“, ha rimarcato Tebas. Non è da escludere, in ogni caso, una dura presa di posizione di Joan Laporta.