Lorenzo Pellegrini nuovo leader azzurro: quanto c’è di Mourinho nella sua crescita. Il 26enne centrocampista capitano della Roma è ora un pilastro della Nazionale
E’ stato considerato dalla critica e anche da una parte consistente della tifoseria della Roma una sorta di grande equivoco tecnico-tattico. C’è chi lo ha definito un ibrido, una sorta di nè carne nè pesce. Ma ora Lorenzo Pellegrini, 26 anni romano di Roma, è come quel brutto anatroccolo che all’improvviso si è trasformato in uno splendido cigno.
Da centrocampista timido e alla ricerca di una propria identità, il nuovo capitano giallorosso è ora un giocatore completo, in grado di svolgere le due fasi (difensiva e offensiva) con la medesima altissima qualità e soprattutto temprato nel carattere.
Il merito di questa crescita esponenziale è essenzialmente suo, ma un ruolo decisivo spetta di diritto al tecnico che lo ha saputo valorizzare una volta per tutte, Josè Mourinho.
L’allenatore portoghese, arrivato nella Capitale a maggio di un anno fa, ha immediatamente individuato in Lorenzo Pellegrini il leader della squadra, il principale punto di riferimento per i compagni. Lo Special One ha saputo assecondare l’esplosione definitiva del centrocampista romano, valorizzandone al massimo le qualità e il talento.
La conquista della Conference League, il primo trofeo internazionale riconosciuto dall’UEFA nella storia della Roma e dello stesso Pellegrini hanno contribuito ad infondere al capitano giallorosso maggior fiducia e sicurezza nei propri mezzi.
Lorenzo Pellegrini in Nazionale: Mancini se lo coccola
Dal giallorosso all’azzurro, il salto è stato breve. Anche con la maglia della Nazionale, la nuova Italia dei giovani che Roberto Mancini vuole ricostruire dopo il disastro dell’eliminazione dai Mondiali del Qatar, Lorenzo Pellegrini ha compiuto un evidente saltodi qualità.
Il numero 10 sulle spalle lo sta esaltando a tal punto da consentirgli, nelle prime due gare di Nations League contro Germania e Ungheria, di realizzare due gol consecutivi. Una crescita esponenziale a tutto tondo, quella di Pellegrini. Le big d’Europa gli hanno messo da tempo gli occhi addosso, ma invano: per la Roma infatti Lorenzo è e sarà il capitano e pilastro insostituibile per il presente e soprattutto per il futuro. Con la benedizione di Josè Mourinho, ovviamente.