Fabrizio Miccoli è uscito dal carcere e l’ex-giocatore ha scritto una lunga lettera per raccontare la sua verità dopo la condanna ricevuta.
Fabrizio Miccoli torna in libertà dopo i fatti avvenuti a Palermo 10 anni fa e che avevano portato alla condanna per l’ex-calciatore leccese. Miccoli, oggi 42enne, affida ad Instagram la sua riflessione ed i suoi commenti dopo questa vicenda che ha inevitabilmente ed indelebilmente segnato la sua vita. La lettera non lascia indifferenti i suoi ex-tifosi e tanti appassionati di calcio che hanno manifestato il loro sostegno all’ex-capitano dei Rosanero.
La vicenda che portò all’arresto di Fabrizio Miccoli risale ormai a più di 10 anni fa. Tutto iniziò dalla richiesta dell’ex-giocatore a Mauro Lauricella, un mafioso, di intimare all’imprenditore Andrea Graffagnini di restituire diverse migliaia di euro per conto dell’amico di Miccoli, Giorgio Gasparini, tra l’altro ex-fisioterapista del Palermo. Ad aggravare la situazione ci fu un particolare della vicenda che fece piuttosto scalpore.
Dalle intercettazioni infatti Miccoli e Lauricella sono finiti ad un certo punto a parlare anche del giudice Giovanni Falcone e che l’appellativo riservato al martire della lotta contro la Mafia fosse stato “fango”. Messo di fronte all’evidenza l’ex capitano rosanero indisse una conferenza stampa in cui scusò pubblicamente. La condanna e l’inevitabilità del carcere per la vicenda invece furono dovute all’aggravante del “metodo mafioso”.
Miccoli: tutta la verità dopo la scarcerazione
Il 13 maggio Fabrizio Miccoli ha lasciato il carcere di Rovigo, la sua condanna in via definitiva era di 3 anni e 3 mesi di reclusione con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’ex-giocatore però si è preso il suo tempo per formulare una lettera, indirizzata ai suoi cari, non solo nel senso della famiglia, ma di tutte le persone che gli vogliono bene.
La lettera è uscita su Instagram e racconta quanto sia stata dura superare questo periodo, leggere tante cose, spesso non vere (a detta dell’ex-calciatore). I toni del messaggio sono molto accorati, non ci sono tentativi di giustificarsi, né richieste di comprensione, solo la versione del diretto interessato. “Il primo errore è stato quello di essere sempre disponibile con tutti – ha dichiarato Miccoli sui social – Il secondo quello di utilizzare parole sbagliate, parole che non pensavo e mai penserò. Spesso quando sei al top ti senti invincibile…invece sei solo umano“.
La descrizione della straziante esperienza vissuta negli ultimi anni, ma soprattutto i ringraziamenti a chi ha sempre creduto in lui e non lo ha mai abbandonato.