Roma, sicura di volere Isco? Tutti i pro e i contro del trequartista spagnolo. I giallorossi, dopo aver perso Mkhitaryan che ha accettato l’offerta dell’Inter, cercano un suo degno sostituto
Il mercato estivo deve ancora entrare nel vivo ma già qualche trasferimento di rilievo si è concretizzato. Per uno in particolare, il passaggio da svincolato di Henrikh Mkhitaryan dalla Roma all’Inter, manca solo l’annuncio ufficiale. Ma ormai, come si dice in gergo, il dado è tratto: il 33enne centrocampista armeno ha detto sì ai nerazzurri tanto che a breve giro di posta sosterrà le rituali visite mediche propedeutiche all’annuncio ufficiale.
La Roma è in parte rimasta spiazzata dal dietrofront di Mkhitaryan ma non è rimasta con le mani in mano. Il direttore generale giallorosso Tiago Pinto ha avviato una serie di contatti con agenti ed intermediari per trovare un degno sostituto dell’ex Manchester United.
E uno dei nomi più caldi che da qualche ora circola con insistenza in chiave Roma è quello di Francisco Roman Alarcon Suarez, meglio conosciuto come Isco.
Trent’anni, originario dell’Andalusia, Isco ha trascorso l’intero segmento migliore della sua carriera nel club più prestigioso del mondo, il Real Madrid. Dal 2013, quando appena ventunenne esploso con la maglia del Malaga fu acquistato dalle merengues, ad oggi Isco è stato a lungo uno dei protagonisti dell’epoca d’oro dei Blancos.
Ma il calo evidente di rendimento accusato da Isco nelle ultime due stagioni lascia intuire che il giocatore abbia ormai, come si dice, la pancia abbondantemente piena. I tanti trofei conquistati in questi anni potrebbero aver prodotto una crisi di appagamento che non è semplice superare, anche rimettendosi in gioco in un’altra realtà.
Roma, perchè sì a Isco: esperienza e classe da vendere
Non mancano però valide ragioni per correre il rischio e puntare tutto su un giocatore come Isco. Per l’età innanzi tutto, visto che un mese fa ha compito solamente 30 anni. Per integrità fisica: nell’arco di nove anni non ha mai sofferto di infortuni particolarmente gravi.
E, dulcis in fundo, uno come il trequartista andaluso potrebbe garantire la giusta dose di classe, personalità ed esperienza che a una squadra ancora giovane come la Roma farebbero davvero comodo.