Gennaro Gattuso è prossimo a diventare il nuovo allenatore del Valencia ma i tifosi non lo vogliono: il motivo della dura contestazione.
Dopo un anno di pausa, Gennaro Gattuso è pronto a riprendere la sua carriera da allenatore. Stavolta l’ex tecnico di Milan e Napoli dovrebbe ricominciare dall’estero, precisamente dalla panchina del Valencia. La notizia del suo approdo in Spagna però è stata accompagnata da una serie di polemiche da parte dei nuovi tifosi.
Non è la prima volta che Gennaro Gattuso viene contestato e rifiutato dall’opinione pubblica. Era già successo qualche mese fa quando fu vicino al Tottenham ma il malumore della piazza costrinse la società a cambiare decisione.
La stessa situazione si sta verificando al Valencia, dove si è accesa una durissima contestazioni nei confronti dell’ex tecnico di Napoli e Milan. Il motivo è sempre lo stesso che fece scoppiare una rivolta mediatica prima del suo arrivo agli Spurs.
Valencia, Gattuso in panchina: la furiosa rivolta dei tifosi
Un’altra furiosa contestazione sta colpendo Gennaro Gattuso, destinatario di gravissime accuse da parte dei tifosi del Valencia. Sui social sta impazzendo l’hashtag #noagattuso, lanciato Miguel Zorío che sta combattendo in prima linea il suo possibile arrivo.
Quest’ultimo, ex vicepresidente del club spagnolo, è il portavoce della piattaforma “Marea Valencianista” dove ha fatto partire la dura opposizione contro il futuro tecnico. Un attacco durissimo, ripreso da altri migliaia di sostenitori, scatenato per alcune frasi controverse pronunciate in passato dall’allenatore italiano.
Nello specifico sono tornate alla ribalta delle vecchie dichiarazioni che trattavano argomenti delicati intorno al mondo del calcio. Per esempio la presenza delle donne che fu condannata con queste parole ai tempi dell’inserimento di Barbara Berlusconi all’interno del Milan: “Non riesco proprio a vedere le donne nel calcio. Non mi piace dirlo, ma è così”.
Sempre nel 2013, dopo i fischi ricevuti da Kevin-Prince Boateng in una partita, disse: “Quante volte i bianchi sono stati fischiati? A me è successo, ma non gli do molta importanza”. Infine l’altra uscita spiacevole risale al 2008 durante una conferenza alla vigilia di un match tra Italia e Spagna dove si parlò di matrimoni omosessuali: “Il matrimonio dovrebbe essere tra un uomo e una donna e per me il matrimonio tra due uomini è molto strano. Ma ognuno fa quello che vuole”.
Una serie di pensieri che tantissimi tifosi catalani giudicano come sessisti, omofobi e razzisti mettendo in cattiva luce il suo personaggio e allarmando la stessa società. In un comunicato pubblico Miguel Zorío è andato oltre, passando agli insulti personali: “Ha una malattia neuronale cronica e degenerativa, incurabile e che peggiora con lo stress della sua professione”. Insomma non il benvenuto migliore in vista di un’avventura che rischia clamorosamente di saltare.