Jorginho sta vivendo da mesi un periodo difficile, e la prestazione di ieri con l’Italia lo conferma: i ricordi dell’Europeo sono lontani.
È passato quasi un anno dal gol decisivo di Jorginho, l’ultimo calcio di rigore, nella semifinale dell’Europeo contro la Spagna. In una stagione in cui aveva vinto anche la Champions League con Chelsea, per lui, dopo il trionfo azzurro, si parlava di Pallone d’Oro. Ma in nove mesi è cambiato tutto, e le sue certezze sono poche.
Ieri, anche per via della sua prestazione tutt’altro che ottima, l’Italia ha confermato di aver perso la sua identità, subendo una sonora sconfitta per mano dell’Argentina di Messi e compagni. In effetti, la carriera di Jorginho sembra essersi avviata su un cammino molto preoccupante, che lascia con poche contromisure anche il CT Roberto Mancini.
Jorginho senza certezze, l’Italia punterà ancora su di lui?
Con Marco Verratti e Niccolò Barella formava un trio incredibile a centrocampo, Jorginho, forse il migliore – per rendimento – nelle varie nazionali, durante tutto il 2021. Ma poi qualcosa si è rotto, a partire da settembre ed ottobre, dai rigori sbagliati – all’andata e al ritorno – contro la Svizzera. Si è sempre caricato il peso sulle spalle, nell’Italia, ma ora il macigno è troppo pesante anche per lui.
Gli errori dal dischetto hanno inciso sulla squadra per la mancata qualificazione al Mondiale 2022, ma anche su Jorginho a livello individuale. Col Chelsea, ha addirittura giocato più minuti in campo rispetto alla scorsa annata, ma i blues non hanno mai dato la stessa sicurezza di dodici mesi fa. Il fraseggio, come nell’Italia, si è fatto più lento e prevedibile, i risultati non all’altezza delle aspettative.
Mancini ha dichiarato che l’Italia dovrà ripartire da un nuovo ciclo per tentare di costruire qualcosa di importante nel prossimo futuro. Non si sa, però se nel futuro Jorginho potrà essere lo stesso leader che è oggi nell’organico: in fondo, per l’azzurro, scalpita anche un giocatore come Sandro Tonali, e non si esclude un cambio di modulo. Per ritrovarsi, a 30 anni, l’ex Napoli dovrà provarle tutte. E attenzione al mercato, che potrebbe dargli l’opportunità di una nuova avventura.