Leo Messi ha rivelato di aver sofferto preoccupanti problemi di saluti nel corso di questa sua prima stagione al PSG
Con il successo nella sfida contro l’Italia a Wembley, pomposamente ribattezzata Finalissima 2022, Leo Messi ha festeggiato il suo quarantesimo trofeo tra squadre di club e nazionale. Il match ha messo di fronte a Wembley l’Italia di Roberto Mancini campione d’Europa un anno fa nello stesso stadio e l’albiceleste che, guidata proprio da Messi, nell’estate 2021 aveva trionfato in Copa America.
La Pulga ha giocato da protagonista, servendo l’assist a Lautaro per il gol del vantaggio dell’Argentina. Ha così lanciato il successo albiceleste e messo in discesa la prima edizione di questa versione per nazionali della vecchia coppa Intercontinentale.
Così Messi ha superato Iniesta nella classifica dei giocatori con più trofei in bacheca, guidato dal terzino del Barcellona, ed ex compagno di squadra dell’argentino, Dani Alves che ne ha vinti 46.
Nella sua prima stagione in Ligue 1 con la maglia del Paris Saint-Germain, Messi ha incontrato molte più difficoltà. “Al PSG giochiamo in modo diverso rispetto a come ero abituato al Barcellona, mi sono dovuto adattare – ha detto -. In Spagna i miei compagni mi conoscevano a memoria”.
Messi, i problemi in Ligue 1: la drammatica confessione
Più presente come assist-man che come realizzatore, la Pulga ha chiuso la stagione con appena sei reti all’attivo in Ligue 1. Non ne segnava così tante in campionato dal 2005-2006. Certo, ha comunque vinto il titolo e il settimo Pallone d’Oro ma non può certo dirsi soddisfatto.
Non lo sono nemmeno i tifosi che a marzo lo hanno fischiato durante una partita vinta 3-0 contro il Bordeaux e che in un’altra occasione hanno lasciato inequivocabili scritte “Leo out” al centro tecnico della squadra.
In un’intervista alla tv argentina TyC Messi si è detto fiducioso sulle sue possibilità di invertire la tendenza nel prossimo campionato. Ha anche confessato di aver sofferto non pochi problemi di salute che lo hanno pesantemente condizionato nel 2022.
E’ iniziato tutto con il COVID-19 che ha contratto lo scorso gennaio, saltando le sfide di qualificazione per i Mondiali con l’Argentina e tre partite di campionato. Anche dopo il rientro, però, le conseguenze di lungo periodo si sono fatte sentire eccome.
“Per un mese e mezzo non riuscivo a correre per i problemi che ancora avvertivo ai polmoni come conseguenza del virus – ha detto -. Sono tornato in campo prima del dovuto, ho affrettato i tempi. Non ce la facevo più, volevo correre, volevo allenarmi. Ma così facendo ho peggiorato solo le cose”.