Wilfried Gnonto è la sorpresa dei convocati del c.t. Mancini per la “Finalissima” con l’Argentina: la storia della nuova stella dell’Italia.
Il campionato è finito ma la stagione continua per alcuni giocatori. Nello specifico chi avrà l’onore e la fortuna di indossare la maglia del proprio paese per i rispettivi impegni. Tra questi c’è anche Wilfried Gnonto, la grande sorpresa dell’Italia che affronterà l’Argentina nella “Finalissima” contro i campioni del Sud America.
E’ tempo di tornare in campo per la Nazionale di Mancini, chiamata a dimenticare in fretta la clamorosa mancata qualificazione ai Mondiali 2022. Gli azzurri inizieranno il ciclo di impegni da una trasferta che rievoca inevitabilmente dolci ricordi.
Il match con Messi e compagni infatti andrà in scena a Wembley, lo stadio in cui quest’estate si è realizzato un sogno. Il successo agli scorsi Europei, nonostante il successivo fallimento, rimane una storica impresa e non sarà mai cancellato.
Gnonto strega Mancini: il rimpianto dell’Inter in Nazionale
In terra inglese spera di fare il suo esordio ufficiale Wilfried Gnonto, uno dei volti nuovi della spedizione dell’Italia. Un nome sconosciuto alla maggior parte dei tifosi che è stato inserito nella lista dei trenta convocati da Roberto Mancini.
In effetti nessuno poteva aspettarsi questa scelta ma nel breve raduno di Coverciano il classe 2003 ha impressionato il c.t. azzurro che l’ha subito premiato. Una grande investitura verso un l’ennesimo talento coinvolto dal suo insediamento in panchina.
La Nazionale quindi non cambia filosofia e continua a puntare sulla linea verde, a maggior ragione in una fase di ripartenza dopo un pesante crollo. Nello specifico si tratta di un’occasione irripetibile per l’attaccante, già nel giro delle selezioni giovanili.
Il 18enne di Verbania, il paese in cui è stato dato alla luce da una famiglia di origine ivoriana, rischia di diventare un grosso rimpianto per l’Inter. Nell’estate del 2020 infatti, dopo aver fatto tutta la trafila dei nerazzurri, viene ceduto gratuitamente allo Zurigo dove quest’anno è arrivato in doppia cifra.
Un traguardo importante per un ragazzo capace di segnare otto reti in campionato e due in coppa in 29 presenze totali ma soprattutto con una media altissima. Il suo spazio infatti è ridotto e alla fine, numeri alla mano, è entrato nel tabellino dei marcatori ogni 110 minuti. Un dettaglio non trascurabile che conferma le sue doti realizzative, già dimostrate nelle partite con l’Under 19 e 17, in attesa della prima gioia con quella maggiore.
