Puma ha finalmente svelato la nuova maglia della Nazionale italiana, mix di reazioni dal web. Il motivo della fantasia non è più un mistero.
Lo sponsor tecnico della Nazionale italiana di calcio ha fatto un annuncio. Puma, il brand che serve gli Azzurri, ha finalmente rotto gli indugi riguardo la linea stilistica della nuova maglia che i calciatori utilizzeranno nel corso della prossima stagione. La fantasia ha da subito scatenato, come ovvio che fosse, le reazioni del web. C’è una particolarità che salta immediatamente all’occhio, ma il motivo della scelta è stato ampiamente contestualizzato.
La Nazionale italiana si cambia d’abito. E’ tempo di dismettere la vecchia casacca, che ha regalato gioie e dolori, con la vittoria nel campionato europeo, ma anche con la dolorosa eliminazione nei playoff per il Mondiale. Gli Azzurri si preparano dunque ad affrontare una nuova stagione e per farlo è arrivata la nuova maglia, sempre firmata Puma.
La maglia è ovviamente dominata dal colore azzurro, ma c’è una particolarità che è impossibile non notare. La scelta stilistica che caratterizza la casacca è stata inizialmente bersagliata da critiche, ma poi è arrivata anche la spiegazione. Il motivo che si cela dietro l’idea della fantasia è infatti motivo di grande orgoglio per tutti i tifosi italiani.
La nuova maglia dell’Italia, tra orgoglio, critiche e ironia
Puma ha quindi reso nota come sarà fatta la nuova maglia della Nazionale italiana. Come spesso accade la casacca è stata fatto subito oggetto di critiche, ma anche ironia. Era prevedibilissimo infatti che la maggior parte dei commenti ironici vertesse su battute come “non vedo l’ora di vederla ai Mondiali“. Andando a mettere il dito nella piaga sulla mancata qualificazione dei ragazzi di Roberto Mancini.
A balzare all’occhio però è soprattutto la scelta della fantasia “a scacchi”, quattro per la precisione. Il motivo della scelta infatti è un riferimento ai trionfi degli Azzurri in Coppa del Mondo. Le vittorie mondiali datate 1934, 1938, 1982 e 2006, sono dunque il motivo della suddivisione in quadranti della maglia. Il “concept” dunque con ogni probabilità verte sul ricordarci chi siamo e cosa abbiamo significato nella storia del calcio, in un momento di oggettiva difficoltà.