Milan, Commisso spara a zero: il patron dei viola fa tremare i tifosi. L’imprenditore italo-americano dice la sua sulla vicenda del possibile passaggio di proprietà del club rossonero
Rocco Commisso non ha tra le sue prerogative l’arte della diplomazia. L’imprenditore italoamericano, presidente e proprietario della Fiorentina da quasi 3 anni, è solito esprimere le sue opinioni attraverso un linguaggio diretto, schietto e spesso anche un po’ colorito. Sono abbastanza celebri i suoi commenti, piuttosto variopinti, su alcuni colleghi imprenditori a stelle e strisce che hanno messo nel mirino i club del nostro campionato.
L’ultimo soggetto imprenditoriale con il passaporto made in USA che sta per sbarcare nel nostro paese con un carico di grandi progetti e un portafoglio decisamente rigonfio è il fondo d’investimento RedBird, ormai a un passo dall’acquisto del Milan neo campione d’Italia.
Un fondo creato non molti anni fa, nel 2014, da un giovane e ambizioso manager dalle chiarissime origini italiane, Gerry Cardinale. Il 53enne finanziere originario di Philadelphia, per vent’anni dirigente di spicco della banca d’affari più importante del mondo, Goldman Sachs, è pronto dunque ad aggiungere un prestigioso club di Serie A agli investimenti di RedBird nel mondo dello sport.
Cardinale si prepara a rilevare la maggioranza delle azioni del Milan dal fondo americano Elliott, che rimarrà comunque all’interno del club rossonero con una quota di minoranza, per un periodo non inferiore comunque ai 18 mesi.
Milan, Commisso contro Cardinale: “Usa soldi non suoi”
Commentando l’imminente e quasi certo ingresso in Serie A di RedBird, Commisso ha prima rassicurato i tifosi del Milan sulla credibilità di Cardinale: “E’ una bravissima persona, ha lavorato anche nel mio settore, ho avuto a che fare con lui quando ha organizzato una piattaforma via cavo”.
Un primo giudizio abbastanza lusinghiero nei confronti del nuovo arrivato da parte di Commisso che quest’anno ha avuto il merito di risportare la Fiorentina a giocare una competizione europea.
Ma dopo la carezza, arriva un bello schiaffone: “Però voglio dire una cosa molto chiara: quando si dice che compra il Milan per 1,3 miliardi di euro, è importante sottolineare che quelli non sono soldi suoi. Cardinale fa il bello con i soldi degli altri. A Firenze, fino all’ultimo centesimo, sono quattrini miei, del mio patrimonio personale, anche per costruire il nuovo centro sportivo“.