Il ministro dello Sport francese Gérald Darmanin ha parlato del caos in occasione della finale di Champions League accusando i tifosi del Liverpool e Jurgen Klopp
Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin scarica le responsabilità per il caos organizzativo della finale di Champions League a Saint-Denis. In una riunione al ministero dello Sport, Darmanin ha accusato i tifosi del Liverpool, considerati i principali responsabili di quanto successo. Ha confermato la presenza di numerosi tifosi senza biglietto o con tagliandi contraffatti, e se l’è presa anche con il tecnico dei Reds Jurgen Klopp.
Darmanin ha denunciato quella che ha definito “una frode massiccia, industriale e organizzata”. Obiettivo la produzione e distribuzione di biglietti contraffatti ai tifosi che si sono presentati ai cancelli dello Stade de France, secondo il ministro, senza il regolare tagliando per assistere alla partita.
Darmanin non ce l’ha, naturalmente, con tutti i tifosi del Liverpool. Ma ha parlato di 30-40 mila tifosi inglesi presenti fuori dai cancelli sprovvisti di biglietto valido per la finale di Champions League. Inoltre, ha dichiarato, “il 70% dei biglietti falsi hanno superato il primo filtraggio”.
Questo caos, insieme allo sciopero dei trasporti, hanno aggravato la situazione fuori dallo stadio portando a un afflusso cospicuo di tifosi quasi a ridosso del fischio d’inizio. “Normalmente, queste partite si organizzano il 12-18 mesi, noi ne abbiamo avuti tre” ha detto Darmanin. In effetti la finale avrebbe dovuto disputarsi a San Pietroburgo, ed è stata spostata a Parigi dopo l’invasione dell’Ucraina.
Champions League, Darmanin fa infuriare Klopp
Nel giorno della finale ci sarebbe stata, secondo Darmanin, una disorganizzazione fra i tifosi del Liverpool non riscontrata fra i sostenitori del Liverpool. “Alle 21, dentro lo stadio c’erano il 97% dei tifosi spagnoli e il 50% di quelli inglesi, e questo illustra le nostre difficoltà ai cancelli“.
Inoltre, spiega il ministro dell’Interno, i 22 mila biglietti per i tifosi inglesi non erano elettronici ma cartacei, su richiesta del Livepool. Un fattore che avrebbe facilitato la contraffazione, ha detto. Anche l’invito di Klopp, che aveva suggerito di andare a Parigi anche senza biglietto, è stato tirato in ballo da Darmanin.
Naturalmente l’allenatore non aveva certo detto ai tifosi di forzare l’ingresso allo stadio, ma di andare a Parigi per vivere l’atmosfera della finale e al massimo tifare in gruppo davanti alla tv, con la speranza di far festa per le strade.
Ad aggiungersi al caos, conclude Darmanin, ci sono anche 2700 biglietti non attivati sui 79 mila venduti. Per i possessori di questi tagliandi la ministra dello Sport, Amélie Oudéa-Castéra, ha annunciato una “compensazione, un rimborso per la frustrazione che hanno dovuto subire”.