José Mourinho ha conquistato la vittoria in Conference League contro la Roma, ma adesso arriva una polemica che i giallorossi non si sarebbero mai attesi: di cosa si tratta.
Un gol di Zaniolo ha mandato la Roma in visibilio con la vittoria della prima edizione della Conference League. La stagione si è conclusa nel migliore dei modi, ora non manca però qualche strascico in questi casi inevitabile per tutta una serie di motivi. Tutto è accaduto a distanza di poche ore dalla fine dell’incontro.
La vittoria contro il Feyenoord è maturata proprio durante la finale di Tirana, tifosi in piazza tutta la notte e grande accoglienza per la squadra giunta dall’Albania alle prime luci del giorno. José Mourinho come sempre potrebbe rispondere a stretto giro e di certo non sarebbe l’unico pronto a farlo.
Roma e la critica per Mourinho: qual è il motivo
Alcuni media olandesi non hanno digerito la sconfitta del Feyenoord contro la Roma subita nella finale di Conference League. Il gol di Nicolò Zaniolo ha permesso ai giallorossi di portare a casa il primo trofeo UEFA della storia, ma gli organi d’informazione stranieri non l’avrebbero presa bene.
In un caso specifico, infatti, sportnieuws.nl ha attaccato il centravanti Tammy Abramah e il tecnico José Mourinho per la condotta mostrata durante la gara di Tirana. Le telecamere hanno infatti mostrato un occhiolino del giocatore rivolto al mister proprio mentre era a terra.
Un altro dei protagonisti oggetto della critica è proprio Abraham. “Che dolore ha provato Tammy Abraham, nelle fasi finali della finale di Conference League! L’attaccante inglese dell’AS Roma ha dovuto spostarsi a lato, ma non prima di essere rimasto a terra per un po’. In questo modo ha risparmiato un po’ di tempo. L’occhiolino che ha fatto alla banca romana ha mostrato che è stato tutto un trucco intelligente. Beh, non per niente sono giocatori di Jose Mourinho“, ha concluso il quotidiano olandese. Sconfitta indigesta e attacco frontale per due dei protagonisti della serata vissuta all’Air Albania Stadium di Tirana.