A Milano è delirio nelle strade per lo Scudetto del Milan, durante la parata con il pullman scoperto però qualcuno ha un po’ esagerato.
Sembrava Rio de Janeiro, invece era Milano. Ieri è stata una notte di festa come non succedeva da tempo per le strade del capoluogo lombardo, festa a tinte rigorosamente rossonere. Si stima che per strada ci fossero un milione di persone durante la parata del pullman scoperto, per festeggiare uno Scudetto che mancava da 11 anni. Tante bandiere, ma anche cori e soprattutto striscioni, molti dei quali dedicati ai cugini nerazzurri. Qualcuno però pare abbia esagerato e la questione potrebbe non finire qui.
Il Milan ce l’ha fatta. L’impresa a cui credevano letteralmente solo i supporters rossoneri e nemmeno tutti quanti, è stata portata a termine. La promessa di Zlatan Ibrahimovic che quando tornò da Los Angeles disse che avrebbe riportato il Diavolo dove meritava di essere, è stata mantenuta. Sono giorni fantastici per essere milanisti e conseguentemente giorni terribili per essere interisti.
Durante i festeggiamenti per le strade di Milano i tifosi ed i giocatori rossoneri non si sono risparmiati su nulla. Non sono mancati durante tutta la durata dei festeggiamenti tanti riferimenti e “dediche speciali” ai cugini nerazzurri. La vittoria sull’Inter, campione in carica e strafavorita ai blocchi di partenza da parecchio gusto. Ne da ancora di più sapendo che impedendo il bis ai nerazzurri, i milanisti hanno infranto (almeno per quest’anno) il sogno nerazzurro della seconda stella. Tra le celebrazioni “anti-Inter” però c’è una sorta di “tradizione” da parte dei tifosi e dei giocatori del Milan, che anche ieri è stata osservata e, come la volta precedente, ha scatenato ancora le polemiche.
Festeggiamenti eccessivi, il Milan si scusa
Da diverse ore, dopo la notte di festeggiamenti del Milan e dei milanisti, iniziano a piovere critiche. Perlopiù si parla da più parti di festeggiamenti eccessivi, antisportivi e volgari, non solo da parte dei tifosi, ma anche dei giocatori. Nello specifico, oltre alle “dediche speciali” nei confronti dell’ex Hakan Calhanoglu, c’è stato un revival che anche stavolta ha creato un polverone.
Già nel 2007, quando il Milan trionfò in Champions League proprio nell’anno in cui l’Inter vinse nuovamente lo Scudetto sul campo dopo 18 anni, Massimo Ambrosini si fece immortalare con un eloquente messaggio: “Lo Scudetto mettilo nel c…“. Ieri invece lo stesso invito ha riguardato però la Coppa Italia ed a mostrare lo stendardo sono stati Mike Maignan e Rade Krunic. La procura della FIGC annuncia di aver aperto un’inchiesta per la violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Nel frattempo La Gazzetta dello Sport riferisce che il presidente del Milan Scaroni ha chiamato la dirigenza nerazzurra per scusarsi dell’accaduto già nella serata di ieri.