Leao, Scudetto e non solo: perché il portoghese festeggia due volte

Leao festeggia lo Scudetto consapevole di essere stato fra i protagonisti della stagione: il portoghese ha un altro motivo per esultare.

Rafael Leao trascina il Milan nel trionfo che porta al 19esimo Scudetto: i rossoneri perentori a Sassuolo. 3-0 e tricolore sul petto. Traguardo che mancava da 11 anni e arriva dopo una cavalcata importante e una rivoluzione interna durata anni: gruppo giovane, forte e solido che annovera tra le certezze anche il portoghese.

Milan Leao
Leao, nuovo traguardo con il Milan (ANSA)

Ora il mercato dirà la propria ma i rossoneri vogliono ripartire da dove hanno finito: vincendo anche grazie alle operazioni di compravendita inattese. La politica di Maldini e Massara ha dato ragione alla società: ora occorre mettere a frutto quanto seminato. Le statistiche premiano un operato massiccio e fondamentale.

Leao, stagione d’oro: il talento rossonero è il migliore in Serie A

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Il portoghese esulta per lo Scudetto: vittoria da record (ANSA)

Leao, infatti, oltre la soddisfazione di un tricolore cucito sul petto, incassa anche il favore della Serie A: il campionato italiano lo nomina miglior giocatore dell’anno. Traguardo che spetta a un rossonero e completa una stagione serratissima anche grazie alla battaglia con l’Inter. Attributo che aveva coinvolto – in passato – senza però andarci nemmeno vicino anche Donnarumma. Un’altra colonna portante del Milan che fu. Quello attuale, invece, incamera soddisfazioni.

Dopo uno smantellamento d’organico ribadirlo anche a suon di numeri può fare solo bene: Leao, tradotto in cifre, significa 10 gol e 11 assist. Determinante sempre, uomo giusto al momento giusto. I rossoneri vogliono tenerlo e puntellare la squadra: certo è che chi ben comincia è a metà dell’opera e la tela rossonera oggi brilla. Il futuro può soltanto sorprendere ancora.

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