Il calciatore della Serie A non si nasconde e nel corso di un’intervista ha ammesso come sia stato tentato dal ritirarsi dal calcio giocato
Essere un calciatore professionista è sicuramente un grande privilegio, tuttavia mantenersi per tanti anni ad alti livelli non è poi cosi semplice. Un tesserato della nostra Serie A, nelle ultime ore, ha spiazzato i tifosi con una confessione decisamente inaspettata.
Il portiere, nel dettaglio, ha ammesso come qualche anno fa, dopo essere passato dalla Serie A alla Serie C, sia stato molto vicino al ritiro. Ha vissuto quel periodo come una sconfitta personale, tuttavia grazie al lavoro, alla forza di volontà e all’aiuto di un mental coach è riuscito a conquistarsi nuovamente la massima serie.
Sampdoria, Ravaglia rivela: “Ho pensato al ritiro…”
Ravaglia, nell’ultima giornata, è tornato a calcare un campo di Serie A dopo 10 anni dall’ultima volta. Il portiere classe ’89, attualmente, ricopre il ruolo di terzo alla Sampdoria e negli ultimi anni ha militato in Serie C (Vicenza, Cosenza e Cremonese) dopo aver “assaggiato” la massima serie con la maglia del Cesena.
L’estremo difensore, nel dettaglio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Repubblica dove ha spiegato: “Ho mal digerito il passaggio dalla A alla serie C. In quel momento non riuscivo più a divertimi, mese dopo mese era sempre peggio, avevo totalmente perso la gioia di giocare ed ero pronto ad iniziare un altro percorso. Con l’aiuto di un ‘mental coaching’ sono ripartito”.
Poi ha aggiunto: “Ho percepito grande emozione solo quando ho messo piede in campo. Solo nei sogni più nascosti a 33 anni potevo provare una simile sensazione. Il gol subito da Gonzalez su rigore? Sono entrato e in quindici secondi c’è stato un tiro in porta, un calcio d’angolo, un cross, dopo che la Fiorentina non aveva fatto niente, ma va bene così. In quella porta era già stato parato il rigore più importante della stagione“.
