Morata-Juve sempre più distanti: l’attaccante potrebbe tornare all’Atletico Madrid, contro la Fiorentina il segnale inequivocabile.
Morata-Juventus, binomio impossibile. Almeno per la burocrazia, perchè in campo lo spagnolo ha (quasi) sempre funzionato: la disponibilità del centravanti c’è sempre stata, poi infortuni e impossibilità – talvolta – ci hanno messo del loro. Alvaro, ora, deve tirare le somme. Un’altra chance a Torino se la meriterebbe secondo lui, pronto a restare qualora ci siano i margini per farlo.
Tradotto: se la Juventus verserà all’Atletico Madrid i 35 milioni di euro necessari per esercitare il riscatto definitivo sul giocatore. Al momento è di proprietà dei Colchoneros, alla Continassa è in comodato d’uso. La Juve, però, vorrebbe esercitare il reso: non per incompatibilità, bensì per inadeguatezza. A essere inadeguata, secondo la Vecchia Signora, è la cifra richiesta dagli spagnoli. Esagerata. La Juve, però, la conosceva anche prima. Solo che la situazione era diversa.
Morata, la Juve prende tempo: trattative con l’Atletico in fase di stallo
I bianconeri ora devono fare i conti con le pendenze e con un quarto posto arrivato senza titoli in aggiunta che potessero rimpinguare il portafogli della società: ogni mossa andrà fatta in maniera ponderata. Motivo per cui 35 milioni per un riscatto sono molti, allora si prende tempo. Il Presidente dell’Atletico Madrid, Enrique Cerezo, è stato chiaro: “Ci dica la Juve cosa vuole fare”.
Il club risponde mettendo in panchina il fuoriclasse contro la Fiorentina: segno che o si scende dai 35 milioni (meno della metà, la richiesta da parte della Juventus) oppure Morata torna all’ovile, in Spagna. La panchina nell’ultima giornata bianconera è un segnale forte. Adesso Morata è all’angolo. Le prossime settimane saranno decisive, anche se un’idea la Juve comincia già a farsela: non a caso nei radar è entrato uno come Arnautovic, il parco attaccanti potrebbe subire una importante scossa.