Giovanni Simeone è un punto fermo del Verona, la stagione positiva ha aperto nuovi scenari. Al punto da chiamare in causa il padre.
Giovanni Simeone, certezza scaligera: il Verona ha trovato nel Cholito un punto fermo. Tanto da iniziare a sognare in grande, magari a partire dal prossimo anno. Una vera e propria benedizione la stagione appena conclusa: quello che si aspetta dal futuro è semplice. La medesima positività dal punto di vista tecnico e qualche soddisfazione in più sul piano dei risultati: “Questo Verona – dice – si merita di competere ad alti livelli, anche per l’Europa”.
“Se questo gruppo rimane tale – sottolinea – ce la potrebbe fare”. Segno che Giovanni con i gialloblù si trova bene: inutile negare, però, che è cercato sul mercato. Le big europee iniziano a farci un pensierino. Allora lui, che è consapevole delle possibilità che potrebbe avere, ribadisce: “Spero di restare qui a Verona”. Poi il pensiero alla concorrenza: le big europee, l’eventualità di un futuro all’estero e le possibilità di nuovi scenari di mercato. Non è spaventato Giovanni, a “La Gazzetta dello Sport”, mette tutto in mostra: proprio come farebbe in campo.
Verona, Simeone chiama papà Diego: l’idea è ambiziosa
“Sicuramente so di essere cercato da più compagini, questo fa sempre piacere – ammette – tuttavia, se proprio dovessi scegliere, vorrei giocare in Spagna, per avere l’opportunità di affrontare mio padre”. Una sfida a viso aperto dal sapore nostalgico: possiamo soltanto immaginare cosa vorrebbe dire ritrovarsi per due come loro, che hanno sposato vizi e virtù del calcio per farne una ragione di vita.
Ora quel ragazzo si è fatto uomo e imita, guarda, si ispira al papà per provare a ripercorrerne le tracce. Campioni non si nasce, si diventa, talvolta. Simeone JR. potrebbe essere l’eccezione che conferma la regola: il DNA non mente. Figuriamoci le statistiche. Continueranno a sorridere, gli scaligeri sperano possa farlo anche il mercato.