La guerra tra UEFA e Superlega non accenna a finire, anzi nelle ultime ore si è aperto un nuovo scenario che può ribaltare la situazione.
Il frutto proibito resta lì, a tentare, ma ora la UEFA e Ceferin non possono garantire più alcun paradiso per i loro fedeli. Il mondo del calcio europeo, quindi i club della UEFA, se la sono vista veramente brutta con la crisi finanziaria occorsa durante la pandemia di Coronavirus. Stando al rapporto stilato dagli analisti di Deloitte, il lockdown prima e gli stadi chiusi poi hanno letteralmente messo in ginocchio alcuni dei club più prestigiosi del mondo. Tra i più colpiti ad esempio spicca il Barcellona, ma non solo. Ecco quindi che potrebbe crearsi terreno fertile per il ritorno dell’idea Superlega.
Nella primavera 2021 ricordiamo tutti cos’è successo. La crisi economica innescata dal Covid ha indotto alcuni a cercare di aumentare e salvaguardare le entrate future liberandosi della UEFA per formare una nuova Superlega europea. Il piano, sostenuto dal finanziamento di JPMorgan Chase & Co., è fallito nel giro di pochi giorni dopo la feroce reazione da parte di tifosi, politici e molti degli stessi addetti ai lavori, anche allenatori e calciatori. Già la scorsa estate la UEFA stava mettendo a punto la formula per far ottenere ai club un risarcimento che li aiutasse a rimettersi in piedi dopo la crisi.
Un atto dovuto, ma anche un modo per allontanare lo spauracchio di una Superlega che, di fatto, avrebbe tolto alla Champions League la stragrande maggioranza di top club che regolarmente si contendono il trofeo. Il pacchetto di salvataggio era stato concepito per un valore di 6 miliardi di euro, per aiutare il calcio europeo a riprendersi dall’impatto della pandemia. Il finanziamento faceva parte di una triplice strategia proposta dalla UEFA, che doveva essere delineata lo scorso autunno. Qualcosa però è andato storto.
UEFA senza soldi, torna la Superlega?
Stando alle ultime notizie riportate da Bloomberg, la UEFA ha sospeso i piani per ottenere il fondo di salvataggio multimiliardario che stava mettendo insieme per aiutare il calcio europeo a riprendersi dall’impatto della pandemia. Per organizzare il finanziamento compreso nel pacchetto da circa 6 miliardi di euro l’organo governativo calcistico si era rivolta alla banca statunitense Citigroup Inc.
Sono però sopraggiunti problemi nell’individuare i dettagli su come il fondo si troverebbe all’interno della UEFA e su come verrebbero distribuiti i soldi ai club. Motivo che ha indotto Ceferin ad interrompere le discussioni. La UEFA vuole evitare conflitti che potrebbero sorgere sia dalla supervisione delle squadre che dalla potenziale fornitura di denaro.
Le alternative di Ceferin
I colloqui potrebbero riprendere in un secondo momento e il fondo potrebbe ancora andare avanti. La UEFA starebbe valutando anche opzioni alternative, tra cui una joint venture con un altro organismo o un consiglio separato per gestire i fondi.
Citigroup riceverà dunque la sua commissione di consulenza completa solo se l’assegnazione dei fondi andrà in porto. Un rappresentante di Citigroup ha rifiutato di commentare. Anche un portavoce della UEFA non ha risposto immediatamente alle domande dei giornalisti. Ad oggi però questo stop non può non considerarsi un’occasione anche per un eventuale rientro in scena della Superlega.