Spinazzola è tornato a parlare del dramma durante il percorso reabilitativo dopo l’infortunio: ora in testa c’è la finale di Tirana.
Ad undici mesi di distanza dal tragico infortunio nel quarto di finale degli Europei contro il Belgio, Leonardo Spinazzola è tornato in campo. Mourinho gli ha regalato un minuto contro la Fiorentina e 45 contro il Venezia, sabato scorso. Si è preso tutto il tempo per recuperare al meglio, ed ora vuole ritrovare continuità.
Nella sua testa, come in quella di tutti i tifosi romanisti, c’è la finale di Tirana, che la settimana prossima vedrà la Roma affrontare il Feyenoord per la prima Conference League della storia. Prima, comunque, c’è da chiudere la Serie A, contro il Torino. Nell’ultima intervista, Spinazzola è inoltre ritornato sul calvario dell’ultimo anno, parlando di ciò che ha provato e di come ne è venuto fuori.
Spinazzola ed il dramma prima del rientro: la frase che ha commosso i tifosi
Non ha potuto giocare la finale di Wembley, Spinazzola. La sorte potrebbe regalargliene un’altra, perché tra una settimana la Roma andrà a caccia della Conference League. Lui si dice pronto, ma prima c’è il Torino: “È fondamentale chiudere bene il campionato, poi abbiamo cinque giorni per preparare una finale”.
Ha confermato di stare bene, l’ex Juventus, ma ha regalato anche un momento toccante, ricordando il periodo difficilissimo passato per via dell’infortunio occorso durante gli Europei. “Quando non vedevo i risultati del lavoro e non andavo avanti, sbattevo la testa sul muro, ma restava integro. È stata la maggior difficoltà”, ha raccontato. Ad aiutarlo è stato il pensiero del rientro, ma anche l’ambiente romano: “Il mio pensiero era tornare in gruppo ed allenarmi, poi col passare delle settimane ho avuto l’obiettivo di Tirana. La gente romana e romanista è sempre stata generosa con me. È stata un’emozione bella“, ha concluso riguardo al ritorno in campo contro il Venezia.
Poi è arrivato un elogio al compagno Nicola Zalewski che “sta facendo un grande campionato”. Tra loro due Mourinho dovrà decidere il titolare per i restanti due impegni. Però il suo rientro dovrà essere graduale per tornare in forma senza rischi: “Se attacchiamo e basta è più facile, altrimenti ho più difficoltà fisica. Sono felice, vedremo quanti minuti giocherò nelle prossime due partite”.