La Roma ha comunicato la sua decisione dopo l’aggressione a due giornalisti, compreso Gianluca Lengua del Messaggero, alla cena di squadra
La Roma corre ai ripari dopo l’aggressione a Gianluca Lengua, giornalista del Messaggero, durante una cena di squadra in un ristorante della centralissima piazza de’ Ricci. “Un energumeno, cui davano manforte un paio di colleghi” scriveva il quotidiano, l’hanno attaccato “per aver tentato di fare il proprio mestiere”.
Lengua ha chiesto e ottenuto l’aiuto delle forze dell’ordine urlando più volte, prosegue il Messaggero, mentre il bodyguard provava a sbattergli la testa contro il muro.
Due i giornalisti e altrettanti i fotografi aggrediti mentre tentavano di documentare la cena di squadra. I giocatori, peraltro, non avevano scelto una saletta privata ma si sono accomodati all’esterno del ristorante, tra i più conosciuti e rinomati della Capitale.
La decisione della Roma dopo l’aggressione
I tifosi della Roma, come abbiamo sottolineato questa mattina, non hanno preso bene l’accaduto alla vigilia della finale di Conference League a Tirana.
La Roma ha presentato scuse formali alle testate e ai giornalisti aggrediti. I dirigenti del club hanno telefonato direttamente ai professionisti attaccati mentre tentavano di fare il loro lavoro.
La società ha spiegato che il bodyguard non è un dipendente del club, ma lavora per un’agenzia esterna a cui la Roma si rivolge occasionalmente per particolari eventi. I rapporti continueranno, ma i dirigenti giallorossi hanno fatto sapere che i servizi di quel particolare bodyguard che ha aggredito i giornalisti, come emerso dai video poi diffusi in rete, non saranno più richiesti.