Guarda gli highlights della finale di Europa League Eintracht Francoforte-Rangers andata in scena a Siviglia. Tutte le emozioni del match
Dopo 42 anni, l’Eintracht Francoforte torna a conquistare un trofeo internazionale. Dopo la Coppa UEFA 1980, il palmares europeo dei tedeschi era rimasto vuoto. Ma a Siviglia cambia tutto. Battuti ai rigori i Rangers, che pagano l’errore di Aaron Ramsey, unico a sbagliare nella serie. Glasner, tecnico dell’Eintracht, diventa il primo allenatore austriaco a vincere una competizione UEFA dai tempi di Ernst Happel, che conquistò la Coppa Campioni 1983 all’Amburgo.
Al 5′ Lundstram striscia i tacchetti sulla fronte di Rode. Il contrasto è involontario, ma il sangue fuoriesce copioso. I medici devono bendarlo e a qualche tifoso sarà tornata in mente l’immagine di Terry Butcher, capitano dei Rangers che finì la partita Inghilterra-Svezia nel 1988 con la maglia insanguinata per un taglio alla testa.
Il possesso palla dei tedeschi punta ad allargare la difesa dei Rangers, scesi in campo a Siviglia con un assetto più compatto e una minore copertura del campo in ampiezza. E’ proprio il quarantenne portiere degli scozzesi, McGregor, ad effettuare la prima parata per respingere la conclusione di Kamada.
Glasner, il tecnico dell’Eintracht, chiede agli esterni Knauff e Kostic di restare più bassi del solito per non soffrire nelle transizioni in contropiede. I tedeschi controllano gli spazi poi liberano lo stesso Knauff, come al 20′ quando si lancia in un’azione personale, entra in area e calcia sul primo palo: McGregor salva in angolo.
Nel primo quarto di partita, i Rangers devono ricorrere spesso al lancio lungo in diagonale, come nella semifinale di andata contro il Lipsia. Una strategia che il tecnico Van Bronckhorst aveva promesso di non utilizzare in finale. Ma gli scozzesi non trovano altro modo per risalire il campo e innescare Aribo, attaccante di movimento che si vede per la prima volta al 20′ con un bel sinistro da fuori, appena largo.
La finale di Europa League, però, non cambia fisionomia. Cresce anzi la presenza di Kostic che al 32′ completa praticamente da solo un contropiede da manuale. Arriva tuttavia poco lucido al momento di concludere: il suo diagonale, di conseguenza, manca di precisione.
Nel finale i Rangers si scuotono anche grazie ai calci piazzati battuti da Tavernier, difensore goleador, e Barisic. Sua la punizione che al 36′ innesca il colpo di testa di Lundstram alzato in corner da Trapp.
Europa League, gli highlights della finale Eintracht Francoforte-Rangers
Nella ripresa, parte di nuovo forte l’Eintracht che sfiora il vantaggio al 49′. Lundstrom si gira e calcia, il pallone deviato da Kamara finisce in angolo a portiere battuto. Ma al 56′ un clamoroso pasticcio difensivo dei tedeschi favorisce Aribo. L’attaccante scatta verso l’area e, sotto la curva dei suoi tifosi, sblocca la finale di Europa League.
Tuta, difensore dell’Eintracht scivolato nel tentativo di contrastare Aribo dopo l’errato retropassaggio di testa di un compagno, si fa anche male nell’azione. In lacrime, deve uscire dal campo
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Immediata la reazione dell’Eintracht. Al 60′ Knauff vede il movimento a rimorchio di Lundstrom che calcia a botta sicura, Bassey salva con il fianco a ridosso della linea di porta.
Unica squadra mai battuta nell’intera Europa League in questa stagione, l’Eintracht non molla, anzi insiste e pareggia. Kostic traccia un cross perfetto, e il quattordicesimo assist della stagione. Borré, già autore dei gol vittoria contro Barcellona e West Ham, sbuca sul primo palo e firma il più importante dei suoi undici gol. Il gol che trascina la finale di Europa League ai supplementari.
Poche le occasioni nel primo tempo supplementare. Complessivamente l’Eintracht produce di più, ma corre anche il più grande rischio proprio al minuto 119: Kent calcia da pochi passi ma Trapp salva tutto. E’ la migliore occasione per gli scozzesi di tutta la partita. Si va ai rigori.
Il primo e unico a sbagliare è l’ex Juventus Aaron Ramsey, che chiude sei mesi molto deludenti ai Rangers: il tiro è centrale, Trapp respinge di piede. Borré, che ha vinto già due Libertadores, segna l’ultimo rigore e fa partire la festa dell’Eintracht.