La Serie A si apre all’uso dei dati: “Merito delle proprietà americane”

Come cambia il rapporto fra i club di Serie A e l’analisi dei dati nell’intervista esclusiva con Marco Savino, imprenditore italiano che vive a Londra, fondatore e CEO di Iterpro

Il mondo del calcio in Italia è ancorato alla nostalgia, ai ricordi di un passato in cui la Serie A era il campionato più bello del mondo. Negli ultimi anni, poi, abbiamo visto crescere la polemica fra gli allenatori “teorici” e i “pragmatici”, categoria alla quale sicuramente sente di appartenere Massimiliano Allegri.

La Serie A si apre all'uso dei dati: "Merito delle proprietà americane"
La Serie A si apre all’uso dei dati: “Merito delle proprietà americane” (Lapresse)

La dicotomia fa emergere anche una maggiore diffidenza degli allenatori, e di molti dirigenti, verso l’utilizzo dei dati nel processo decisionale rispetto a quanto avviene all’estero. Tuttavia, l’inserimento di un match analyst come Antonio Gagliardi nello staff della nazionale di Roberto Mancini ha rappresentato un significativo salto in avanti.

Il mondo anglosassone, che trae esperienza da Moneyball e da tutta la cultura americana, è sicuramente più avanti e più sensibile a tutti i temi che riguardano i dati a disposizione del decision maker finale. In Serie A siamo un po’ più indietro su questo, ma non invece dal punto di vista delle professioni e della modalità di analizzare i dati dove abbiamo secondo me delle eccellenze mondiali” spiega a CalcioToday Marco Savino.

L’imprenditore ha fondato Iterpro, società hi-tech che fornisce servizi e soluzioni integrate di football intelligence a 25 società in Italia e in Europa che Savino suddivide in due macro-categorie.

“La prima è l’elite, di cui fa parte un club come il Milan o lo Zenit di San Pietroburgo. In questo gruppo rientrano le grandi squadre della Serie A e non solo che hanno sempre una necessità di fare un po’ di ordine. Questi club utilizzano il sistema come un gestionale per abbracciare tutta la vita del club.

“Poi abbiamo squadre di una seconda categoria in cui ricadono Spezia, Bologna, Torino, Leeds, Watford eccetera che hanno più bisogni specifici. Queste società utilizzano il sistema per implementare una strategia digitale e per far crescere diciamo in modo sostenibile il club“.

Diverso è il lavoro con le federazioni, come quella maltese, lettone o svizzera. A questo proposito Savino, a lungo nel mondo del calcio, si è detto stupito dell’approccio di Devis Mangia come ct della nazionale di Malta.

Da un punto di vista manageriale pensa tanto al modello federale come poterlo sviluppare a livello coaching, livello dati in futuro, come lasciare traccia” ha detto.

Savino (Iterpro) a CalcioToday: “Le proprietà USA stanno cambiando la Serie A”

Marco Savino, fondatore e CEO di Iterpro
Marco Savino, fondatore e CEO di Iterpro (Foto Iterpro)

Secondo Savino, molto sta cambiando in Italia negli ultimi anni, anche per effetto della proliferare delle proprietà americane. Tanto rimane da fare, però. La vera sfida, spiega, “nell’implementare una strategia e una mission aziendale. Ma in Serie A c’è molto più turnover dello staff rispetto ad altri campionati. C’è più attenzione al risultato a breve termine che alla costruzione di un progetto. Un bisogno che dipende dall’incertezza economica e si riflette anche nelle scelte sportive”.

Il pacchetto di servizi della Iterpro non resterà riservato solo ai club professionistici o alle federazioni. La società sta infatti studiando un’offerta a condizioni più economiche per i semiprofessionisti, gli amatori e le scuole calcio, e per i tifosi.

“Vorremmo democratizzare la tecnologia, renderla più accessibile e magari una community per sdoganare un po’ i miti sul calcio, e ce ne sono tanti – dice -. Entro la fine dell’anno dovremmo lanciare questo progetto in modo massivo a livello globale. Vorremmo iniziare a creare un format per comunicare questi aspetti anche al semplice tifoso interessato al mondo dello sport”.

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