Un grave lutto scuote il calcio olandese dopo la tragica morte di una promessa che aveva vinto il titolo nazionale olandese giovanile
Un fanatico dello sport, un fisico scultoreo e allenatissimo. Non solo un ottimo calciatore ma anche un cultore del fisico e degli allenamenti. Mourad Lamrabatte aveva solo 31 anni ed è morto nel modo più assurdo e tragico possibile, davanti agli occhi di moglie e figli.
Quando le notizie hanno battuto l’agenzia molti hanno fatto un po’ di confusione. In realtà Mourad si chiamava Besselink, ed era stato un talento di grande prospettiva del Vitesse di Arnhem. Aveva vinto il titolo Under 23 olandese e per diversi anni era stato considerato un’autentica promessa del calcio orange, allenandosi con un fuoriclasse come Gerry Hamstra – attualmente direttore generale dell’Ajax – e insieme a compagni di squadra che sono arrivati fino alla nazionale.
Chi era Mourad Lamrabatte Besselink
In pochi anni però è cambiato tutto. Un infortunio ha costretto Besselink a ripensare la propria carriera e la propria vita. Grande agonista, appassionato di sport estremi e di lotta, aveva cambiato il suo cognome in Lamrabatte rispettando quelle che erano le radici marocchine per parte di madre. Aveva continuato una carriera da semiprofessionista nel calcio iniziando a combattere come kickboxer e nelle MMA con ottimi risultati. Nel frattempo aveva preso il patentino di allenatore e lavorava come personal trainer.
La tragedia è avvenuta in Spagna, alle Islas Malgrats – poco lontano da Maiorca – dove Lamrabatte-Besselink era in vacanza insieme alla moglie e ai due figli piccoli. Aveva visto una scogliera, non meno di trenta metri di volo: e aveva invitato la moglie a riprendere la sua prodezza. L’esito è stato fatale. L’impatto su alcuni scogli che affioravano e che l’ex calciatore non è riuscito a evitare è stato devastante.
Mourad è annegato in stato di semicoscienza. La tragedia ha destato profonda impressione in Olanda e ad Arnhem dove Mourad era popolarissimo per la sua attività di calciatore e di lottatore e allenatore. Il suo tuffo è stato ripreso dalla moglie con il telefonino. È stata lei, sotto shock, a dare l’allarme ma i soccorsi hanno solo riscontrato la morte dell’atleta. Una tragedia triste e assurda.