Fabio Caressa, dai social al podcast, il celebre commentatore sportivo è ospite di Muschio Selvaggio: la confessione a Fedez.
Fabio Caressa, un professionista a tutto tondo. Presenza fissa a Sky Sport, grazie alla conduzione de “Il Club” dove approfondisce temi legati alla giornata di Serie A con accenni di mercato in relazione alle ultime novità. L’accento sulle ultime trattative, con qualche esclusiva: non mancano poi le telecronache.
Aspetto questo fortemente ridimensionato da quando Sky Sport ha ceduto gran parte dei diritti di trasmissione della Serie A a DAZN. Non è detto che, però, le cose non possano cambiare presto. Nel frattempo restano i ricordi con le celebri citazioni: “Andiamo a Berlino Beppe” e “Grazie, Signore, che ci hai dato il calcio”. Due frasi iconiche che segnano vittoria dei Mondiali e vittoria degli Europei. A 15 anni di distanza.
Caressa a casa di Fedez: la confessione che spiazza i tifosi
Periodo in cui sono cambiate molte cose, a partire dal suo approccio con i social e dal linguaggio che usa. Caressa racconta tutto questo e anche di più da Fedez: ospite di Muschio Selvaggio il telecronista parla della sua metamorfosi professionale per non arenarsi e della sua svolta social.
“Ho tanti giovani che mi insegnano – dice – è una forma di linguaggio che può essere importante. Anche se all’inizio ero restio in realtà”. Nella trasmissione condotta da Fedez e Luis Sal c’è persino spazio per parlare di calcio giocato e qui Caressa si lascia andare a rivelazioni. Qual è il peggior campo di Serie A? “San Siro e Marassi – risponde Caressa alla provocazione – poi hanno sistemato tutto, ma fino a qualche anno fa erano una cosa indecente. Impossibile”. Frecciata arrivata a chi di dovere: “Il Vate” – come sono soliti chiamarlo gli estimatori – ha colpito ancora.